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LA STORIA

Il Pentathlon Moderno fu inventato ed inserito nel programma Olimpico dal fondatore stesso dei giochi Olimpici Moderni, il barone Pierre de Coubertin, che si ispirò alle gare di Pentathlon disputate nei giochi Olimpici Antichi in Grecia. Per i greci l’origine di quella gara era mitologica. Infatti, secondo la leggenda, lo avrebbe istituito Giasone. Le cinque gare (da qui il nome Pentathlon composto da penta =5 e da athlon =gara) erano nell’ordine:

  • Lo stadio (corsa di 192,27 metri)
  • Il salto in lungo
  • Il lancio del disco
  • Il lancio del giavellotto
  • La lotta

I campioni del Pentathlon godevano di grande prestigio nell’antichità ed erano considerati atleti completi, oltre che soldati ideali.

Così come nell’antichità le cinque prove del Pentathlon servivano a saggiare le capacità di un soldato ideale dell’epoca, de Coubertin pensò ad una competizione che simulasse l’esperienza di un soldato della sua epoca (a cavallo quindi tra Ottocento e Novecento) dietro le linee nemiche: doveva quindi saper cavalcare un cavallo (non suo), combattere con la pistola e con la spada, nuotare e correre. Il Pentathlon moderno esordì alle Olimpiadi di Stoccolma del 1912 con le seguenti discipline: Scherma, Nuoto, Equitazione, Tiro a segno (prima con pallottole di vari calibri, ora praticato con pistole laser) e Corsa. La gara di tiro a segno prevedeva l’utilizzo di pistole a fuoco (calibro 22) e si usavano sagome poste ad una distanza di 25 metri che alternativamente rimanevano chiuse per 7 secondi e si aprivano per 3 (tempo utile per alzare l’arma, mirare e fare fuoco): la prova consisteva di 2 serie da 5 colpi di prova e di 4 serie di gara per un totale di 20 colpi. Il torneo di scherma si svolgeva in una giornata intera ed ogni assalto poteva durare 3 minuti (oggi 1), tempo necessario per tirare la sola stoccata che ne decretava il vincitore: tutti i concorrenti dovevano scontrarsi con ogni altro partecipante del torneo. Il concorso di equitazione utilizzava 15 ostacoli per 18 salti totali (gabbia e doppia gabbia) e gli ostacoli potevano avere un’altezza massima di 1.20 metri. Il percorso di corsa era di 4000 metri campestri con un dislivello massimo di 60 metri e la prova di nuoto prevedeva 300 metri in cui era permesso usare lo stile preferito.

LA PRATICA

Attualmente le cinque prove, che con il nuovo format di gare vanno affrontate in soli 90 minuti, sono: Nuoto (200 metri stile libero), Equitazione (percorso 10 ostacoli e 12 salti), scherma (gara individuale con la spada in due pari: ranking round nel quale ogni atleta sfida gli altri al meglio di 1 stoccata in massimo 1 minuto e bonus round: l’ultimo in classifica sfida il penultimo, se vince prosegue fino alla sconfitta, con assalti di 45 secondi). Infine il laser run: corsa e tiro con la pistola laser, quattro serie di tiro su un bersaglio posizionato a 10 metri, intervallati da 5 serie di corsa da 600 metri.

LE REGOLE

Per decretare il piazzamento finale di una gara di Pentathlon moderno si calcola il punteggio complessivo ottenuto dagli atleti nel corso delle cinque prove. La prima sfida è quella della scherma (con spada), ranking round, disputata seguendo un girone all’italiana in cui tutti i partecipanti si affrontano in gare da una stoccata: chi nel giro di un minuto tocca per primo l'avversario vince. Si prosegue poi con l’equitazione: prima della gara gli atleti hanno solo 20 minuti per prendere confidenza con il cavallo e fare qualche "balzo" di prova. Segue il nuoto e, infine, il laser run. Questo sport è molto duro perché abbina il grande sforzo fisico alla necessità di mantenere la concentrazione su attività molto diverse tra loro, non facendosi scoraggiare se le prove precedenti sono andate male.

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