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Rapporto annuale 2025 - Focus sullo sport

Anno di pubblicazione: 

2025

Autore: 

ISTAT

Tematiche: 

Documenti di policy Popolazione generale Sistema sportivo Statistiche nazionali

Il terzo capitolo del Rapporto Annuale 2025 dell’ISTAT intitolato “Una società per tutte le età”, si articola in tre sezioni principali: i percorsi  e la qualità della vita e le dinamiche territoriali legate all’invecchiamento.

Il capitolo sottolinea come la pratica sportiva sia un indicatore importante del benessere individuale e collettivo.

Uno degli aspetti centrali della qualità della vita analizzati è rappresentato dagli stili di vita, tra cui la pratica sportiva. L’analisi evidenzia un’evoluzione positiva nel tempo: a partire dalle generazioni nate nel dopoguerra, si osserva un progressivo aumento della partecipazione sportiva, accompagnato da una diminuzione del numero di fumatori. La pratica sportiva (saltuaria o continuativa) è cresciuta di generazione in generazione: tra i 45-49enni, si passa dal 18,3 per cento di praticanti tra i nati nel 1945-1949 a quasi il 40 per cento tra i nati nel 1975-1979 (Figura 3.14).

Tuttavia, la partecipazione sportiva tende a diminuire con l’età e con l’ingresso nella vita adulta.

Nel documento emergono anche nuove criticità, come l’aumento dell’obesità e del sovrappeso già in età infantile, la diffusione di nuove forme di fumo (sigarette elettroniche, tabacco riscaldato) e l’incremento di episodi di ubriacatura tra i giovani.

In sintesi, gli aspetti nuovi e rilevanti del rapporto annuale riguardano:

  1. Incremento della pratica sportiva: la quota di persone che praticano sport in modo continuativo è aumentata al 27,6%, mostrando un trend positivo rispetto agli anni precedenti. ​
  2. Riduzione della sedentarietà: sebbene ancora elevata, la sedentarietà è diminuita leggermente, indicando un miglioramento generale nello stile di vita. ​
  3. Progressi generazionali: le generazioni più giovani continuano a mostrare livelli più alti di partecipazione sportiva, con un aumento significativo tra i ragazzi di 10-14 anni. ​
  4. Riduzione del divario di genere: le differenze tra uomini e donne nella pratica sportiva si sono ulteriormente ridotte, soprattutto tra le generazioni più giovani. ​
  5. Recupero territoriale: il Mezzogiorno sta lentamente recuperando rispetto al Centro-Nord, anche se il divario nella pratica sportiva rimane. ​
  6. Focus sulla longevità: il rapporto sottolinea l'importanza dello sport non solo per il benessere individuale, ma anche come strumento per affrontare le sfide della società della longevità.

Infine, la pratica sportiva è influenzata da fattori territoriali e socioeconomici:

  • le aree Interne, ad esempio, mostrano livelli più bassi di partecipazione sportiva, legati anche alla minore disponibilità di infrastrutture e servizi.
  • Inoltre, il capitale umano più elevato tra i nuovi anziani (più istruiti rispetto al passato) si traduce in una maggiore attenzione alla salute e alla pratica sportiva, ma anche in questo caso persistono disuguaglianze legate al territorio e alla condizione socioeconomica.

Queste disuguaglianze sono legate a fattori culturali, economici e infrastrutturali, e richiedono politiche pubbliche mirate per garantire pari opportunità di accesso allo sport in tutto il Paese.

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