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Ex Stella Polare: tradizioni sportive e riqualificazione impianti

Nella città metropolitana di Roma, il Giannattasio di Ostia ha terminato il restyling. Una struttura e una lunga storia di sport, rientrate negli interventi urgenti finanziati dal Fondo Sport e Periferie per la riqualificazione e il potenziamento di un luogo di interesse agonistico nazionale.

Il nuovo look curato da professionisti in grado di applicare le linee dell’architettura e i calcoli dell’ingegneria alle esigenze dell’impiantistica sportiva e delle normative che la regolamentano. Due milioni di euro governativi - da gestire per l’interesse pubblico e la creazione di opportunità per giovani promesse e attività socio-aggregative sul territorio - sono stati affidati a Sport e Salute S.p.A. che ha svolto il ruolo di stazione appaltante attraverso la “Direzione Infrastrutture, Sistemi e Ingegneria dello Sport”.

Il progetto dell’ingegnere Diego Imperiale (bi-studio) ha come direttore dei lavori il perito industriale Tommaso Dore e come RUP (Responsabile Unico del Procedimento) l’architetto Marco Ducci a garanzia della corretta esecuzione dell’appalto.

È stato effettuato il layout interno dell’edificio “Casina Giannattasio” destinato a spogliatoi e uffici, riqualificati gli impianti elettrici, la centrale termica e sostituiti gli infissi a taglio termico e i corrispondenti scuri per l’efficientamento energetico. Si è proceduto all’installazione dei seggiolini nella tribuna e sono stati ristrutturati i bagni per il pubblico. Riqualificato anche il piazzale retro-tribuna destinato all’ingresso degli spettatori: tre mila metri quadri coperti da sistema elettronico di sorveglianza. Tinteggiate le facciate e provveduto al rifacimento dell’impermeabilizzazione di tetto, tribuna e pluviali esterni realizzando un nuovo canale di gronda. Nella tribuna è stata anche sostituita la pavimentazione in marmo, installati i nuovi parapetti, adeguati i bagni e le rampe di accesso per i diversamente abili con percorso dedicato nello spazio del pubblico. Eseguita la rimozione delle pavimentazioni interne esistenti e il compimento di un nuovo vespaio aerato, l’esecuzione di tutte le partizioni interne in blocchi, la posa dei nuovi pavimenti, l’inserimento dei controsoffitti e la riqualificazione dei campetti polivalenti.

Sport e Salute ha anche curato e definito la situazione della “Pineta” e l’interessamento di due campi polivalenti da riconsegnare al Comune di Roma, che ha già aggiudicato la gestione del complesso sportivo al nuovo gestore, la NOR – Nea Ostia Rugby.

“Lo stadio Giannattasio”: storia e curiosità

Fu costruito nel 1960 per le Olimpiadi di Roma e da allora ha cambiato varie destinazioni d’uso. In origine, lo spazio verde al centro della pista di atletica leggera avrebbe dovuto ospitare un campo di Hockey, invece, per diverso tempo, fu assegnato all’AS Ostia Mare Lido Calcio, che a fine anni Ottanta con il sostegno dall’AS Roma di Dino Viola - in cerca di giovani promettenti – venne promossa in Serie C. La squadra successivamente trovò casa a Campo Marzio di Ostia Lido.

La pista d’Atletica – pietra miliare dell’opera - è passata da sei a otto corsie a cui aggiungere una zona lanci dedicata e adatta anche per gli atleti paralimpici, unica in tutta la città. Vi sono anche quattro pedane di salto in lungo, due di salto in alto e un pistino per allenamenti a distanze corte.

Oggi, è il secondo Stadio più grande della Capitale dopo l’Olimpico e si gioca a rugby.

L’impianto prese il nome di Stella Polare dal quartiere dove è ubicato, dal 2002 intitolato al velocista Pasquale Giannattasio, detentore del record nazionale di 10’’26 sui 100 m dal 1967 al 1972. Il campione morì di seguito a un malore accusato il 2 marzo 2002 mentre correva intorno allo Stadio.

Gli sportivi e le persone del posto restano affettuosamente legati anche al nome precedente, che identifica una struttura brillante sia nell’utilizzo sia nell’impegno sportivo dedicato all’alto livello come allo sport di base.

Grazie alla presenza dei campetti polivalenti sono praticabili diverse discipline e c’è davvero spazio per tutti nell’ottica dell’inclusione.

Il complesso sportivo, di stimato valore atletico, con le sue aree gioco e la pineta che comprende più di cinquecento alberi, è stato affidato per lungo tempo alla FIDAL (Federazione Italiana d’Atletica Leggera).

L’utilizzo dell’impianto ha permesso di realizzare azioni volte ai giovani, per dirla con Maurizio Alivernini (presidente Lyceum Roma XII APD): «una vita dedicata all’atletica in questo stadio dove la FIDAL organizza dei corsi per innalzare il livello agonistico dei ragazzi preparandoli alle gare. Da giugno a ottobre il complesso sportivo ha ospitato i centri estivi molto frequentati. Qui, possono svolgere diverse attività come: basket, pallavolo, esercitazioni di crossfit. Noi conviviamo facilmente con questi sport. Con il rugby riusciamo a condividere serenamente lo spazio di allenamento perché nonostante sia uno sport di forte contrasto fisico i lanci che produce non sono di eccessiva potenza e quindi non sono un pericolo per gli atleti in pista, o in zona di lancio».

Tra gli avvenimenti che hanno arricchito l’importanza di questo Stadio i due Campionati mondiali militari disputati negli anni Ottanta (1986-1989) e si ricordano le frotte degli ammiratori che nel 1987 popolarono la tribuna dello stadio per assistere agli allenamenti di “Ben” l’uomo dalla partenza a rana (Benjamin Sinclair Johnson Jr, il capitano della nazionale canadese e velocista di fama internazionale, che stabilì il record del mondo di 9’’79 nei 100 m piani a Seul annullato dall’antidoping).

La nuova gestione del Giannattasio non è soltanto atletica ma anche rugby.

Il rugby ostiense è una realtà fiorente basata sulla filosofia dell’aggregazione che la Nea Ostia Rugby (NOR) conosce bene, a tal punto da essersi aggiudicata il nuovo bando di gestione e in attesa di avviarne l’utilizzo entro fine febbraio 2022.

La NOR gioca su questo campo dal 2010 ma già dagli anni Novanta con l’Ostia Rugby facevano “meta”, in quel tempo, nell’ancora Stadio della Stella Polare.

A dire del presidente Giuseppe Marra, Ostia è da sempre considerata un'enclave del rugby della capitale: «le squadre che ospitiamo per giocare sanno che si troveranno davanti la caparbietà degli uomini di periferia»

Tra le attività nel territorio, la promozione gratuita nelle scuole è un must della NOR. Continua Marra: «questo ci consente di far conoscere il rugby e i valori che lo caratterizzano. Secondo noi, è importante che i giovani comprendano il concetto “Terzo Tempo” e che a rugby non si gioca contro ma con l’altra squadra».

Da undici anni sullo stesso manto verde e da tre con un nuovo Consiglio Direttivo che gestisce trenta tecnici a disposizione di una famiglia di 250 giocatori, dove il più piccolo ha quattro anni e il più grande sessantasette. Anche la NOR ha dovuto subire le conseguenze della pandemia in corso. Nel 2020 i Seniores erano pronti a competere per la promozione ma il Covid-19 ha sedato gli entusiasmi.

Ora, però, i ragazzi sono pronti e Marra si aspetta grandi cose in campo, oltre ad auspicare a una Club House da gestore dell’impianto magari in poco tempo. L'obiettivo rimane la diffusione del rugby e dei suoi principi.

Una dirigenza composta per gran parte da ex atleti, dove il “Mediano di Mischia”, il numero 9 della vecchia Rugby Ostia, Francesco Gizzi oggi è un tecnico che continua ad appassionare al rugby.

L‘impianto dà voce a eventi di respiro nazionale e internazionale con alta partecipazione dei cittadini. Infatti, lo sport sul litorale romano non ha confini né colore, lo testimonia la Maratona Roma-Ostia che Luciano Duchi volle dal 1974, nata come gara di pattinaggio a rotelle sulla via del Mare con arrivo “lungomare di Ostia”, e diventata un evento podistico di rilievo internazionale.

Altre tradizioni storiche le arti marziali e la boxe, per le prime vi è un centro d’eccellenza Federale “il Palapellicone” e per il pugilato una storia dal secolo scorso legata al “piccolo ring romano” di Romolo Croce.

La rete al Giannattasio è la norma. Lo Stadio accoglie diverse associazioni che promuovono lo sport per giovani, adulti, over65, normodotati e diversamente abili. Soltanto nel campo dell’atletica usufruiscono delle aree di gioco e allenamento: NOR - Nea Ostia Rugby; Lyceum Roma XII APD; OSO Atletica leggera; ASD Tecno Sport; ASD Run Race Management; ACSI Campidoglio Palatino; SSD Nissolino sport. A queste vi sono da aggiungere tutte quelle che si occupano delle altre discipline presenti nel complesso sportivo.

Tanti Campioni hanno calcato il tartan della sua pista e affinato le proprie specialità, nomi noti quali Gabriella Dorio, Sara Simeoni, Erika Rossi, Marisa Masullo, Alberto Cova, Stefano Tilli, Stefano Mei (attuale presidente FIDAL). Mentre, lo guardano dall’alto due astri altrettanto raggianti, due olimpionici, due primatisti, due pietre miliari dello sport italiano, l’instancabile perfezionista Pietro Mennea e la determinata rivoluzionaria Paola Pigni.

Il valore aggiunto apportato dal contributo del Fondo Sport e Periferie fu assegnato negli anni in cui a Roma dilagava l’inchiesta “Mondo di Mezzo” proprio per incentivare la lotta alla criminalità attraverso i principi dello sport che sostengono la socializzazione e l’inclusione, caratteristiche necessarie per il benessere comunitario.

Sport e Salute S.p.A. consegna i lavori e lo sport è pronto a far vivere nuove storie.

 

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