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Cerimonia per il Corso di Management sportivo della Scuola dello Sport. Il Ceo dell’As Roma Souloukou: “Non abbiate paura degli insuccessi”. Cozzoli: “Il futuro dello sport è nelle vostre mani”. Nepi: “Il traguardo è sempre dieci metri dopo l’arrivo”. Siniscalchi: “Non basta la passione”

“Lo sport è una industria diversa, universale. Diversa dalle altre perché ogni stagione non è uguale all’altra. Anche quando vinci, la settimana dopo ricominci da zero. Ogni volta ci sono nuove sfide e nuovi obiettivi. Questo è uno stimolo enorme. Ma non basta la passione: servono impegno, disciplina costante e resilienza perché i risultati spesso non arrivano. Ma non abbiate paura degli insuccessi”, ha detto la Ceo dell’As Roma, Lina Souloukou intervenendo all’Open Day e Graduation Ceremony - al Circolo del Tennis al Foro Italico – della nona edizione del Corso di Alta Specializzazione in Management sportivo.

Un evento in grande stile per lanciare la sfida al futuro. Si è conclusa oggi il corso della Scuola dello Sport di Sport e Salute, di cui è responsabile  Donatella Minelli all’interno dell’area Sport Impact diretta da Rossana Ciuffetti.

A salutare i 26 studenti che – dai primi di novembre a fine marzo - hanno seguito circa 360 ore di lezione divise in 12 moduli didattici c’erano anche il Presidente e Amministratore delegato di Sport e Salute, Vito Cozzoli, il Direttore Generale di Sport e Salute, Diego Nepi Molineris e il Capo del Dipartimento per lo Sport, Flavio Siniscalchi.

 “Lo sport cambia alla velocità della luce: nuove discipline e rivoluzione tecnologica. Il master di management sportivo è lo strumento per stare al passo. Il futuro dello sport è nelle vostre mani. Ci vogliono idee, conoscenze e passione” ha detto ai ragazzi il presidente e ad, Vito Cozzoli. “Lavorare nel mondo dello sport è una grande fortuna. E’ il più bel lavoro che si possa fare. Alle volte ce ne dimentichiamo ma è un grande errore. Lo sport è un valore straordinario. Siamo qui per tramandare una legacy che vogliamo venga portata avanti, speriamo da voi, con passione. Il nostro traguardo è sempre dieci metri dopo l’arrivo” le parole del Dg, Diego Nepi Molineris.  “Bisogna interpretare i cambiamenti di questo mondo che è estremamente complesso. Non sono sufficiente la passione e le emozioni ma occorre anche una grande capacità” ha sottolineato il Capo del Dipartimento per lo Sport, Flavio Siniscalchi.

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