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Messina, al carcere Gazzi una partita di calcio per promuovere il senso di appartenenza

Una partita di calcio per promuovere i valori dello sport e dell'inclusione sociale per ritrovare fiducia e senso di appartenenza. Ha molti significati il "Il Mio Campo Libero" il progetto che ha coinvolto volontari del Csi, il Centro sportivo italiano, e detenuti della casa circondariale di Gazzi che hanno partecipato a laboratori sportivi ed incontri di calcio. Il progetto, finanziato da "Sport e Salute", è culminato con un mini torneo amichevole di calcio a 8 che si è disputato nel campo di calcio interno al carcere di Gazzi.

L'iniziativa è inserita nella campagna dei 100 passi verso il 21 marzo di Libera. Tre le squadre che si sono confrontate formate da volontari, detenuti e magistrati.

La partita è stata arbitrata da Carmen Geraci, volontaria del Csi. Alla fine hanno vinto i detenuti, hanno segnato più goal nelle tre mini-partite. Tra loro c'era anche un giovane libico che nel suo paese di origine militava tra i professionisti e due giovani che frequentano la sezione carceraria dell'istituto Minutoli e che quest'anno sosterranno gli esami di Stato, ma non hanno sfigurato neanche i volontari ed i magistrati che hanno messo in campo, gesti atletici, impegno civile e cuore. A prevalere, infatti, sono stati soprattutto i valori dello sport come inclusione sociale in uno spirito di condivisione e di rispetto delle regole. Il progetto, avviato a settembre dell'anno scorso, ha previsto tre laboratori sportivi all'interno del carcere, uno di calcio, un altro di ginnastica a corpo libero ed infine uno di pilates dedicato alle donne detenute.

"Il progetto- spiega Giuseppe Macaione, del Csi — nasce dalla partecipazione del Csi Messina Asd, in collaborazione con il comitato territoriale del Csi al bando "Sport di tutti — Inclusione" promosso dalla società "Sport e Salute" per potere il percorso sportivo all'interno del carcere. L'iniziativa è stata bene accolta abbiamo trovato piena disponibilità da parte di tutti. La nostra volontà è di dare continuità al progetto trovando nuove risorse". La giornata conclusiva del progetto è stata preceduta da un seminario che si è svolto nella sede della Csi al quale hanno partecipato Angela Sciavicco, direttrice del carcere, il magistrato Luca Gorgone e Gaetano Giunta della Fondazione di Comunità Messina. Il seminario ha trattato i temi dello sport come strumento di inclusione sociale. All'iniziativa presente la presidente del tribunale di sorveglianza Francesca Arrigo, la direttrice Sciavicco, gli educatori con la capo area Letizia Vezzosi, Maria Carmela Albano, assistente sociale dell'Uepe, Santino Smedile del Csi e ha avuto la collaborazione della polizia penitenziaria con la comandante Antonella Machì. Al termine del mini torneo è stata festa per tutti con la consegna di coppe e medaglie ricordo.

 

SPORT DI TUTTI- INCLUSIONE

 

Credit Foto: CSI

 

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