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Attività fisica e sportiva per soggetti trapiantati d’organo: presentato il progetto dell’Associazione Benemerita CESEFAS

Tipologia OS:
AB
Un progetto a cura di:

Sono universalmente noti studi scientifici che dimostrano che la pratica sportiva e l’attività fisica in generale migliorano la qualità della vita delle persone, i loro paramenti clinici e il loro stato psicologico, nonché la loro dimensione sociale. Questo è ancora più vero per i soggetti trapiantati o affetti da malattie croniche o non trasmissibili. Il tema della diffusione dell’attività fisica come terapia non ha solo una matrice meramente bio‐medica, ma anche sociale: l’attività fisica è infatti medicina sia per il corpo che per la mente, e il progetto che viene presentato oggi costituisce un importante tassello di un più ampio percorso di studio, di approfondimento e di cambiamento che deve favorire interventi multisettoriali efficaci e permetterci di diffondere sempre più la cultura del movimento.

È in questo ambito che si iscrive la ricerca “Attività fisica e sportiva per soggetti trapiantati d’organo, il punto e le prospettive” presentata oggi 27 novembre 2020 in videoconferenza e finanziata da Sport e Salute nell’ambito dei contributi ordinari 2020.

Il progetto di ricerca, spiega il Presidente Marcello Marchioni, a nome di tutto il Centro di Studi per l’Educazione Fisica e l’Attività Sportiva (CESAFS), si concentra sulle sempre più diffuse e numerose esperienze di pratica motoria e sportiva che vedono coinvolti i trapiantati d’organo, prevedendo anche uno studio sulla storia dei trapiantati di organo in Italia e una raccolta dei dati statistici a partire dai primi anni 2000 ad oggi; un focus sui percorsi di vita post trapianto con il ritorno alla vita normale e l’attenzione per lo stile e la qualità della vita; cenni sugli aspetti normativi.

Il progetto, verrà quindi realizzato in collaborazione con il Centro Nazionale Trapianti I.S.S. e la Rete ospedaliera U.S.L. Toscana Centro.

Ha preso parte alla presentazione del progetto anche il Presidente e Amministratore delegato Vito Cozzoli che ha sottolineato: “Siamo consapevoli dell’importanza strategica che i dati, le rilevazioni statistiche e le ricerche scientifiche quanti-qualitative, assumono: solo conoscendo in profondità la popolazione e il contesto in cui ci troviamo ad operare noi tutti, infatti, saremo in grado di creare delle politiche e delle azioni sempre più efficaci ed efficienti, massimizzando così l’utilizzo dei contributi pubblici. È in questo senso che abbiamo apprezzato la proposta progettuale che ci è pervenuta dal CESEFAS. Attraverso tale ricerca, così come tutte quelle che stiamo sviluppando, vogliamo puntare l’attenzione verso target di popolazione che si trovano a vivere una condizione di difficoltà, sia essa temporanea o permanente, consci del valore fondamentale che lo sport e l’attività fisica possono ricoprire.”