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Rapporto Istisan 22/27 - Obesità e stili di vita dei bambini

Anno di pubblicazione:

Il Rapporto ISTISAN 22/27 - Obesità e stili di vita dei bambini rappresenta la 6a raccolta dati nazionale del Sistema di sorveglianza OKkio alla SALUTE condotta in Italia nel 2019.

Il sistema di sorveglianza OKkio alla SALUTE ha lo scopo di descrivere la variabilità geografica e l’evoluzione nel tempo dello stato ponderale dei bambini di 8-9 anni, dei loro stili alimentari, dell’abitudine all’esercizio fisico e delle attività scolastiche che favoriscono la sana nutrizione e l’attività fisica. Per ulteriori approfondimenti sulle precedenti indagini puoi consultare i contenuti già pubblicati sul sito ( hyperlink: Rapporto sull'obesità infantile 2018-2020  e Okkio alla salute 2019).

L’Italia, attraverso il citato sistema di sorveglianza, partecipa da sempre all’iniziativa della Regione europea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) “Childhood Obesity Surveillance Initiative – COSI” risultando, anche nell’ultima rilevazione, tra le nazioni con i valori più elevati di eccesso ponderale nei bambini insieme ad altri Paesi dell’area mediterranea.

All’indagine hanno partecipato tutte le Regioni italiane con campioni rappresentativi a livello regionale e, in alcuni casi, di ASL (Azienda Sanitaria Locale). In totale, sono state coinvolte 2.735 classi terze della scuola primaria, misurando peso e statura di oltre 53.275 bambini, frequentanti la terza classe su tutto il territorio italiano: il quadro che emerge mette in evidenza che, nel 2019, i bambini in sovrappeso sono il 20,4% e gli obesi il 9,4% (valori soglia dell’International Obesity Task Force, IOTF); i maschi hanno valori di obesità leggermente superiori alle femmine (maschi obesi 9,9% vs femmine obese 8,8%).

Da un confronto con le precedenti analisi, resta l’abitudine a non consumare la prima colazione (8,7%) o a farlo inadeguatamente (35,6%) e, in un caso su due, a consumare una merenda abbondante a metà mattina (55,2%).

Secondo quando raccolto dai genitori, il 24,3% dei bambini e delle bambine ha consumato meno di una porzione di frutta/verdura al giorno; risulta diminuita l’assunzione giornaliera di bevande zuccherate o gassate (25,4%), i legumi sono consumati dal 38,4% meno di una volta a settimana e il 48,3% e il 9,4% consuma rispettivamente snack dolci e salati più di 3 giorni a settimana. Il 20,3% non ha svolto alcuna attività fisica il giorno precedente l’indagine e il 44,5% ha trascorso più di 2 ore al giorno davanti a televisione, tablet o cellulare.

I PUNTI SALIENTI SULL'ATTIVITÀ FISICA E SUI COMPORTAMENTI SEDENTARI NEI BAMBINI

Il Rapporto dedica un capitolo all’attività fisica dei bambini e, nei questionari rivolti ai genitori e agli insegnanti, viene indagato il tempo impiegato dai bambini in attività motorie moderate-intense e intense. Secondo la classificazione utilizzata da OKkio alla SALUTE, i bambini vengono classificati come “non attivi” se nelle ultime 24 ore si sono verificate le seguenti condizioni:

  • non hanno svolto attività motoria a scuola,
  • non hanno praticato attività sportiva,
  • non hanno giocato all’aperto nel pomeriggio.

Se non si verificano le suddette tre condizioni il bambino è invece classificato “attivo”. Il questionario rivolto ai genitori include domande riguardanti l’attività sportiva strutturata e/o giochi di movimento praticati dai propri figli durante la settimana e dal 2019 anche una domanda sul mezzo di trasporto per andare e tornare da scuola.

In base alla classificazione adottata, i dati più importanti sono i seguenti:

  • i bambini “attivi", sono il 79,7%; di questi, il 61,4% ha giocato all’aperto il giorno precedente l’indagine e il 43,7% ha praticato attività sportiva strutturata;
  • le bambine si muovono meno rispetto ai bambini ( 79,1% vs. 80,3%), anche se la differenza è inferiore rispetto al 2016. Nonostante la percentuale di bambini “non attivi” sia molto migliorata rispetto alla prima rilevazione (2008-2009: 26,0% vs. 2019: 20,3%) sono in aumento i bambini inattivi, sia maschi che femmine, rispetto all’indagine 2016 (2016: 17,7% vs. 2019: 20,3%);
  • si conferma la prevalenza maggiore di bambini che nel giorno precedente l’indagine hanno svolto attività sportiva strutturata e/o gioco all’aperto nelle Regioni del Centro-Nord rispetto a quelle del Sud (Nord: 84,0%, Centro: 79,9%, Sud: 72,9%) (Figura a seguire);
  • la percentuale di bambini che fanno almeno un’ora al giorno di giochi di movimento per 5-7 giorni a settimana è del 32,2%, i bambini che svolgono più frequentemente giochi di movimento hanno i genitori con un titolo di studio basso, vivono nelle zone a minore densità abitativa e nelle regioni settentrionali;
  • il 20,2% dei bambini il giorno precedente l’indagine non ha svolto mai durante la settimana attività sportiva strutturata e l’11,9% non più di un’ora a settimana, con percentuali più alte di bambini che praticano attività sportiva strutturata almeno tre giorni a settimana al Nord 29,8%rispetto a quelle del Sud 27,2%, influisce inoltre la nazionalità dei genitori ed il titolo di studio, se sono entrambi di nazionalità italiana (30,9%) e con titolo di studio elevato e medio (35,7% e 29,4%) i bambini praticano più sport;
  • solamente il 25% dei bambini si reca e torna da scuola a piedi o in bicicletta, mentre la maggioranza utilizza la macchina o lo scuolabus (67,0%);
  • il 44,5% dei bambini trascorre più di 2 ore al giorno davanti TV e/o videogiochi, tale valore è in aumento rispetto a quello del 2016 (41,2%) e del 2014 (35,1%);
  • il 43,5% dei bambini ha la TV in nella propria camera, la presenza della TV è più frequente al Sud e tra bambini residenti nelle aree metropolitane, inoltre è maggiore tra i figli con genitori con titolo di studio basso;
  • l’attività fisica e la sedentarietà dei bambini sono influenzate notevolmente dal contesto familiare, Anche nelle famiglie in cui vi è almeno un genitore obeso, i bambini tendono a praticare meno sport rispetto alle famiglie con entrambi i genitori normopeso.

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