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La produzione di articoli sportivi in Europa - dati Eurostat

Anno di pubblicazione:

Nel 2020 le imprese in Europa dedite alla produzione di articoli sportivi hanno generato un valore aggiunto di 2 miliardi di euro, mentre il fatturato (cioè il valore totale delle vendite di beni e servizi sul mercato) ammonta a circa 6 miliardi di euro (vedi tabella 1). Infatti, in Europa, tra il 2016 e il 2021, il valore della produzione di articoli sportivi è cresciuto oltre il 7% all’anno.

Il valore aggiunto, è l’indicatore che misura l’incremento di valore che si verifica nell’ambito della produzione e distribuzione di beni e servizi finali (output), a seguito dei fattori produttivi impiegati (input) per realizzare quella produzione. Secondo tale indicatore, nel 2020 l’Italia ha generato 459 milioni di euro e la Germania 450 milioni di euro, classificandosi in vetta con oltre il 20% del valore aggiunto totale dell’UE per le imprese che producono articoli sportivi; insieme alla Francia e all’Austria, questi paesi rappresentavano oltre il 70% del valore aggiunto totale dell’UE. Tuttavia, confrontando il valore aggiunto con il numero di imprese, gli stessi paesi non mostrano per entrambi gli indicatori valori così elevati. Ad esempio, l’Austria ha una percentuale più elevate del valore aggiunto totale dell’UE (12,9%), mentre la percentuale del numero di imprese è relativamente bassa (2,3%). Al contrario, la Polonia quarta per il numero di imprese nell’UE (9,3%), ha invece una percentuale bassa nel valore aggiunto (2,3%).

Per quanto riguarda il fatturato generato dalle imprese che producono articoli sportivi, oltre il 20% del totale dell’UE è stato registrato in Italia (23,5%). Le altre quote principali appartenevano agli stessi Stati membri dell’UE come per il valore aggiunto: Germania (17,9%), Austria (15,5%) e Francia (13,0%).

NUMERO DI IMPRESE CHE PRODUCONO ARTICOLI SPORTIVI

Francia, Repubblica ceca e Germania rappresentano oltre un terzo del numero totale di imprese che producono articoli sportivi nell’UE (nessun dato disponibile per Irlanda e Malta), ognuna delle quali supera una quota del 10% del totale UE, mentre per l’Italia è dell’8,6%. Per quattro paesi (Belgio, Slovacchia, Grecia ed Estonia) la percentuale è stata inferiore all’1%, mentre due paesi (Cipro e Lussemburgo) non hanno comunicato alcun dato sulle imprese del settore.

Nonostante questi dati confortanti, i due indicatori finanziari (valore aggiunto e fatturato) hanno mostrato un calo significativo nel 2020 rispetto al 2019 (l’ultimo anno disponibile prima della pandemia di COVID-19).

Numero di imprese che producono articoli sportivi, 2020

CHE TIPO DI ARTICOLI SPORTIVI VENGONO VENDUTI IN UE?

L’elenco PRODCOM (Produzione comunitaria) è la lista dei prodotti industriali, adeguata alla classificazione delle attività economiche (NACE rev.2 entrata in vigore il 1° gennaio 2008). I codici PRODCOM sono elencati nei corrispondenti gruppi NACE (a 3 cifre), non solo al codice NACE 32.3 («Produzione di articoli sportivi»), ma anche nell’ambito di altre attività manifatturiere, ad esempio la costruzione di navi e imbarcazioni (NACE 30.1) o la produzione di calzature (NACE 15.2). La disponibilità di dati PRODCOM dettagliati consente di estendere il perimetro delle statistiche sulla produzione di articoli sportivi, fornendo un’analisi più articolata della produzione venduta. Inoltre, i dati sono trasmessi dagli istituti nazionali di statistica entro 6 mesi dalla fine dell’anno di riferimento, per questo motivo, i dati del 2021 sono già disponibili.

Nell’UE, le vendite di articoli sportivi sono cresciute in media di oltre il 7% all’anno tra il 2016 e il 2021. Nel 2021, nell’UE, due gruppi NACE coprivano quasi l’80 % del valore della produzione di tutti gli articoli sportivi venduti: «Produzione di articoli sportivi» (quota del 43,1% del totale); «Costruzione di navi e imbarcazioni» (36,3 %).

Altri due gruppi NACE rappresentavano ciascuno più del 5% del totale: «Produzione di articoli di abbigliamento, esclusi gli articoli di pelliccia» (7,6 %); «Produzione di calzature» (5,6 %).

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