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Rapporto Osservatorio Valore Sport 2024

Anno di pubblicazione:

Il Rapporto dell’Osservatorio Valore Sport 2024 "Riportare lo sport e la cultura del movimento al centro dell'agenda politica per creare valore per il Paese". è stato presentato alla seconda edizione del Forum "Osservatorio Valore Sport" organizzata da The European House-Ambrosetti (TEHA) in collaborazione con Oltre Consulting-Sport & Entertainment for Business insieme al sostegno di CIP, CONI, Istituto per il Credito Sportivo, Sport e Salute, Decathlon, FitActive, Gatorade, Generali, Matrix Fitness e Sportium. da The European House-Ambrosetti.

Come nel precedente Rapporto dell'Osservatorio 2023, l’Osservatorio Valore Sport ha approfondito e aggiornato in questa seconda edizione i tre “domini di valutazione di impatto”: socio-sanitario, economico e dell'accessibilità:

1- Per il dominio socio-sanitario l'aggiornamento riguarda la misurazione dell’impatto della sedentarietà sulla salute individuale e collettiva e dei costi sanitari per il Paese, mentre l'approfondimento evidenzia il ruolo del welfare e della «digital health» per promuovere stili di vita più attivi tra i lavoratori, raccogliendo dati ed evidenze anche attraverso una survey lanciata dall’Osservatorio;

2- Per il dominio economico sono stati aggiornati gli investimenti realizzati nel settore a livello nazionale, regionale e comunale, ed è stato approfondito il contributo del marketing sportivo come driver di crescita per la filiera dello sport e l’impatto dell’incentivazione fiscale per promuovere un maggiore accesso alla pratica sportiva;

3- Per la dimensione dell'accessibilità l'aggiornamento riguarda: l’Indice Territoriale di Accessibilità allo Sport, con gli ultimi dati disponibili, integrati con approfondimenti territoriali, la valutazione dell’impatto dei fondi del PNRR nel Paese e il ritorno sociale degli investimenti nel settore.

DISOMOGEINETA' DEI DATI SULLA SEDENTARIETA'

Il Rapporto ha evidenziato la disuguaglianza tra i dati e le fonti sulla sedentarietà e sulla pratica sportiva, confermata anche per gli altri Paesi europei. Andando ad analizzare il fenomeno in un selezionato gruppo di Paesi peers (per caratteristiche della popolazione, storia e organizzazione politico-istituzionale), cioè Francia, Germania e Regno Unito, si può notare come persista in tutti i Paesi una disomogeneità tra le diverse metriche raccolte. Nonostante ciò, l’Italia risulta il Paese con la maggiore variabilità tra le statistiche (v.di figura seguente).

GLI OBIETTIVI E LE PROPOSTE PER IL RILANCIO E LO SVILUPPO DEL SETTORE SPORTIVO

Dopo aver elaborato dati e fatti concreti sullo scenario e l’impatto multidimensionale della pratica sportiva in Italia, l’Osservatorio ha formulato una Visione del futuro per il settore, a cui il Paese dovrebbe ambire: la Visione “2050 – Italia in Movimento” e i relativi obiettivi da raggiungere (Roadmap) attraverso una serie di proposte di azione prioritarie, indirizzano l'operato dell'Osservatorio e il dialogo costruttivo e cooperativo con i policymaker e gli stakeholder del settore.

La roadmap elaborata per raggiungere tale Visione comprende obiettivi come:

  • dimezzare la quota attuale di sedentari e raggiungere il 78% di popolazione attiva, entrando nella top-5 dei Paesi OCSE;
  • triplicare la quota attuale di bambini attivi, entrando nella top-5 dei Paesi OCSE;
  • incrementare il numero di impianti sportivi pro-capite del 30% fino a raggiungere la media dei Paesi europei e dotare tutte le scuole di una palestra (oggi 6 edifici scolastici su 10 ne sono sprovvisti)
  • ammodernare/riqualificare il 5% all’anno della dotazione impiantistica sportiva

attuale (compresa quella scolastica);

Infine, il Rapporto ha evidenziato le proposte d’azione prioritarie per il raggiungimento di tali obiettivi in collaborazione con istituzioni pubbliche e private:

  • incrementare gli investimenti destinati agli impianti sportivi e al loro efficientamento e innovazione;
  • dotare il Paese di sistemi di rilevazione e monitoraggio delle (multi)dimensioni della pratica sportiva e del settore allargato;
  • incentivare l’offerta e la domanda di sport attraverso la leva fiscale e la semplificazione degli iter burocratici autorizzativi;
  • promuovere uno stile di vita attivo nelle scuole e nei luoghi di lavoro;
  • attivare una strategia di formazione, sensibilizzazione e comunicazione multilivello sui benefici dello sport.