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Statistiche mondiali sulla salute - OMS 2025

Anno di pubblicazione: 

2025

Autore: 

Organizzazione Mondiale della Sanità

Tematiche: 

Documenti di policy Popolazione generale Salute e prevenzione Statistiche nazionali Obesità e sovrappeso

Il documento "World Health Statistics 2025" dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) offre una panoramica dettagliata sullo stato della salute globale, con particolare attenzione agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG).

Il rapporto ha rivelato gli impatti più profondi sulla salute causati dalla pandemia di COVID-19, sulla perdita di vite umane, sulla longevità e il benessere generale. In soli due anni, tra il 2019 e il 2021, l'aspettativa di vita globale è diminuita di 1,8 anni - il più grande calo recente nella storia - invertendo un decennio di miglioramenti in termini di salute.

L'aumento dei livelli di ansia e depressione legati al COVID-19 ha ridotto l'aspettativa di vita globale di 6 settimane, cancellando la maggior parte dei guadagni ottenuti dalla minore mortalità dovuta a malattie non trasmissibili (NCD) durante lo stesso periodo.

Le morti premature per malattie non trasmissibili - come malattie cardiache, ictus, diabete e cancro - sono in aumento, guidate dalla crescita della popolazione e dall'invecchiamento, e ora rappresentano la maggior parte dei decessi tra le persone di età inferiore ai 70 anni, in tutto il mondo. Senza un'urgente inversione di rotta per raggiungere gli obiettivi del 2030, il mondo rischia di perdere l'opportunità di prevenire altri 700 000 decessi materni e 8 milioni di decessi sotto i 5 anni tra il 2024 e il 2030.


Il rapporto World Health Statistics 2025 presenta progressi contrastanti verso gli obiettivi dell'Oms. Il progresso verso una vita più sana è stato guidato dalla riduzione del consumo di tabacco, dal miglioramento della qualità dell'aria e da un migliore accesso all'acqua, all'igiene e ai servizi igienico-sanitari. Ma i progressi verso una maggiore copertura dei servizi sanitari essenziali e la protezione dalle emergenze sono rimasti indietro. Solo 431 milioni di persone in più hanno avuto accesso ai servizi sanitari essenziali senza difficoltà finanziarie e quasi 637 milioni di persone in più sono state meglio protette dalle emergenze sanitarie.

Le morti materne e infantili non stanno diminuendo abbastanza velocemente per raggiungere gli obiettivi globali. Il progresso si è fermato, mettendo a rischio milioni di vite. Questo rallentamento segue due decenni di notevoli progressi: tra il 2000 e il 2023, le morti materne sono diminuite di oltre il 40% e le morti infantili sotto i 5 anni si sono più che dimezzate. Ma gli investimenti insufficienti nell'assistenza sanitaria di base, la carenza di operatori sanitari qualificati e le lacune in servizi come l'immunizzazione e il parto sicuro stanno ora frenando i paesi.

I progressi sono stati possibili laddove i governi e la società civile si sono impegnati ad agire.

Per quanto riguarda la salute attraverso lo sport, il rapporto non dedica una sezione specifica all’attività fisica o allo sport in senso stretto, ma affronta i fattori comportamentali di rischio per la salute, tra cui:

  • Inattività fisica
  • Obesità
  • Malattie non trasmissibili (NCDs) come diabete, malattie cardiovascolari e respiratorie

Punti chiave rilevanti:

  1. Obesità e inattività fisica:
    • L’obesità adulta è in aumento in molte regioni, in particolare nel Mediterraneo Orientale e nelle Americhe.
    • L’attività fisica è riconosciuta come un fattore protettivo.
  2. Malattie non trasmissibili (NCDs):
    • Le NCDs rappresentano oltre la metà dei decessi sotto i 70 anni.
    • L’attività fisica regolare è una delle strategie raccomandate per prevenire queste malattie.
  3. Strategie per popolazioni più sane:
    • Il documento evidenzia che 1,5 miliardi di persone vivranno vite più salutari entro il 2025, grazie a miglioramenti dei fattori quali: l’uso di combustibili puliti, la riduzione del fumo e l’accesso all’acqua e ai servizi igienici.
    • Anche se lo sport non è menzionato esplicitamente, è implicito nel concetto di “popolazioni più sane”.
  4. Disuguaglianze:
    • Le disuguaglianze nell’accesso a servizi sanitari e l’opportunità di una vita sana (inclusa l’attività fisica) sono ancora marcate tra paesi e all’interno degli stessi.

 

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