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Sport e Salute porta in Emilia-Romagna il progetto Scuola Attiva a partire dalla 1^ elementare

Una svolta radicale per affermare concretamente il diritto allo sport per tutti dalla prima alla quinta elementare. Una iniziativa senza precedenti dedicata alle nuove generazioni che in classe potranno praticare un’ora di educazione fisica alla settimana con un laureato in scienze motorie. Parte “Scuola attiva Kids per l’Emilia-Romagna inclusiva”, il progetto della Regione che mette a disposizione “Tutor sportivi scolastici” - che opereranno in affiancamento all’insegnante titolare - per le classi dalla prima alla quita elementare.

Un’iniziativa, rivolta alle scuole primarie statali e paritarie, per promuovere l’attività motoria e la pratica sportiva e offrire a tutti gli alunni (nelle classi 5^ opera già il docente di Educazione motoria) una proposta educativa di qualità.

Un’opportunità per tutti di acquisire sin dai banchi di scuola i corretti stili di vita, oltre a un’occasione importante di superamento delle diseguaglianze e di integrazione sociale. Un modo per affermare un diritto universale.

Frutto di un accordo tra ‘Sport e Salute’, società che per lo Stato promuove lo sport, e la Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale, “Scuola attiva Kids per l’Emilia-Romagna inclusiva” è stato presentato questa mattina a Bologna dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini e dal presidente di Sport e Salute Vito Cozzoli. Erano presenti anche l’assessora regionale alla Scuola, Paola Salomoni, il vicedirettore generale dell'ufficio scolastico regionale Bruno Di Palma e il capo della segreteria politica della presidenza Giammaria Manghi.

“Investiamo sul futuro delle giovani generazioni per contribuire alla diffusione e al potenziamento dell’attività motoria e sportiva- ha sottolineato Bonaccini - quale componente essenziale dei percorsi educativi e formativi. Per promuovere valori di comunità e corretti stili di vita. E contrastare le diseguaglianze sociali. Lo facciamo partendo dalla scuola che è il luogo per eccellenza in cui si costruisce l’inclusione. Con un’attenzione particolare a quei bambini per i quali proprio la scuola rappresenta l’unica occasione di praticare un’attività sportiva, ma con l’ambizione di garantire a tutti una nuova, importante opportunità. E siamo davvero orgogliosi che questa sperimentazione parta dall’Emilia-Romagna, con l’auspicio che possa estendersi nel Paese”.

Un impegno che, da parte della Regione, si traduce in un finanziamento di 1,3 milioni di euro per l’anno scolastico 2022-2023, grazie a risorse provenienti dal Fondo sociale europeo PLUS, per sostenere le autonomie educative nell’arricchimento dell’offerta, in condivisione con l’Ufficio scolastico regionale.

“È un giorno molto importante per lo sport di tutti, quello che ispira l’azione di Sport e Salute- ha spiegato Vito Cozzoli, presidente e amministratore delegato di Sport e Salute -. Questo progetto mira a garantire lo sport come un ‘diritto’ per tutti i bambini, in particolare nel momento più importante del loro sviluppo e nel contesto fondamentale della loro educazione, la scuola. La Regione Emilia-Romagna, che ringrazio, sarà la prima sperimentazione nazionale per l’attività motoria nella scuola primaria e in tutte le classi: 5^, con il tutor di ruolo, 1^, 2^, 3^ e 4^, con i tutori di Sport e salute e delle Federazioni sportive nazionali e il progetto Scuola Attiva Kids”.

Saranno i singoli Istituti scolastici a scegliere di avvalersi di questa opportunità, tramite una piattaforma telematica – gestita da Sport e Salute – che metterà in connessione domanda e offerta. Da un lato appunto le richieste di adesione all’iniziativa da parte delle scuole, dall’altro le candidature degli aspiranti. Promosso dal Ministero dell’istruzione e da Sport e Salute S.p.A., il progetto nazionale “Scuola Attiva Kids”, si avvale della collaborazione con le Federazioni Sportive Nazionali e del Comitato Italiano Paralimpico.

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