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“Foro Italico, da ieri a domani”, il volume ripercorre la storia del Parco: da “palestra” dei migliori architetti razionalisti a “casa” dei grandi eventi sportivi

Novant’anni di storia gloriosa e controversa. Il volume di Sport e Salute S.p.A. “Foro Italico, da ieri a domani”, edito da Lettera Ventidue e in vendita nelle librerie e sulle maggiori piattaforme online (49 euro), ripercorre l'amore inesauribile per il Parco del Foro Italico, polarità urbana e territoriale di rilevanza assoluta. Attraverso queste pagine, curate dall’architetto e urbanista Luca Zevi, si è tentato di dare una lettura della lunga vicenda di un luogo unico, con l’obiettivo di sfuggire alla condanna sommaria dei primi decenni del dopoguerra. 

Il racconto parte dagli Anni Trenta con i progetti per i Giochi del 1940 e 1944 e arriva ai nostri giorni, snocciolando e affrontando l’“alterità” del Parco e il suo collocamento tra modernità e monumentalismo, radicamento e continuità, tutela e conservazione degli spazi in continuo mutamento. Lo spirito che anima il volume è quello dell’amore inesauribile per Foro Italico, con la sua polarità urbana e territoriale accoglie nella sua splendida cornice cittadini, sportivi e non. La sua continua metamorfosi lo ha reso un punto di riferimento non solo per gli appassionati di sport, ma anche per un turismo culturale ed esperienziale.

Oggi la “palestra” del razionalismo, da Enrico Del Debbio a Luigi Moretti, è riconosciuta come un museo a cielo aperto per le forme delle sue opere e per l’armonia del complesso unito alla natura del luogo. 

Nelle 199 pagine si è puntato a ricostruire la complessità attraverso la compresenza di una molteplicità di punti di vista, talora anche esplicitamente contraddittori, capaci di illuminare alcuni dei tanti risvolti. Accanto alle letture storico-critiche si è incentivato uno sguardo sincronico, per immagini, realizzate dal prestigioso fotografo di architettura Paolo Rosselli, sul Foro Italico come si presenta oggi. Un complesso da solennizzare in chiave tutt’altro che celebrativa, con un programma assai ambizioso di lavori che sono già partiti e si concluderanno nel 2026. Sport e Salute, che gestisce il Parco del Foro Italico, con i grandi eventi punta mostrare la duttilità del luogo di sport. Ma non dimentica la memoria, la cura e la conservazione di un’opera da preservare nel futuro. Cultura, arte, storia e sport vivono qui ogni giorno.

 

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