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OFFSIDE: il drop-out sportivo nella Generazione Z

Anno di pubblicazione:

La ricerca “OFFSIDE: il drop-out sportivo nella Generazione Z” – promossa congiuntamente dagli Enti di Promozione Sportiva ASC (Attività Sportive Confederate) e CSI (Centro Sportivo Italiano) – rientra nell’ambito dei progetti finanziati nel 2020 da Sport e Salute.

Il progetto ha messo in atto una “ricerca-azione” volta alla maggiore e più articolata conoscenza relativa alla partecipazione dei giovani alle attività sportive e al conseguente dimensionamento del fenomeno del drop-out sportivo in età giovanile, anche attraverso un approfondimento delle le cause, di natura personale, sociale o economica, che sottendono all’abbandono dell’attività sportiva in età giovanile.

Una delle attività intermedie ha riguardato la sistematizzazione delle fonti di dati e delle indagini statistiche sulla partecipazione sportiva in età giovanile, di cui si riportano i principali risultati nel paragrafo a seguire. Il progetto di ricerca ha poi previsto l’elaborazione di questionari e la loro somministrazione in scuole e società sportive per un totale di 2.902 partecipanti, appartenenti a tre target specifici:

  1. studenti delle scuole secondarie di primo grado (11-13 anni);
  2. studenti delle scuole secondarie di secondo grado (14-18 anni);
  3. praticanti sportivi dagli 11 ai 18 anni, individuati all’interno di associazioni e società sportive.

A loro volta, ognuno di questi 3 target è stato suddiviso in tre sottogruppi: praticanti, ex praticanti e non praticanti, con l’obiettivo di armonizzare le risposte e confrontarle tra loro e poter dare più piena e articolata comprensione delle motivazioni che possono condurre ad un precoce abbandono dell’attività sportiva, nonché dei fattori sui quali agire in termini di prevenzione.

Da ultimo, il progetto mira a promuovere ad aumentare le conoscenze e le competenze degli operatori sportivi sul tema in modo che possano divenire agenti di positivo cambiamento sostenendo i percorsi di partecipazione all’attività sportiva dei giovani.

FONTI PRESE IN ESAME

I cittadini e il tempo libero (ISTAT)
L’indagine, che coinvolge la popolazione italiana dai 3 anni in su, fa parte del Sistema integrato delle Indagini Multiscopo sulle Famiglie condotta dall’ISTAT, ha cadenza quinquennale e viene effettuata dal 1995. L’ultima rilevazione è stata effettuata nel 2015 ed ha coinvolto ogni anno un campione di circa 24.000 famiglie.

Obiettivo è rilevare informazioni su attività ricreative e culturali svolte dai cittadini nel tempo libero, come la pratica sportiva, la lettura, il cinema, la musica, Internet, le attività amatoriali, le relazioni sociali e altri aspetti importanti per la qualità della vita delle persone.

Rispetto a tematiche relative allo sport e alla salute, nell’ultima indagine sono stati rilevati:

  • luoghi in cui è stata praticata attività sportive;
  • motivi principali per cui si pratica sport;
  • valutazione sull’offerta di strutture e impianti sportivi;
  • motivi principali per cui non si pratica sport;
  • motivi per i quali si è smesso di praticare sport.

Aspetti della Vita Quotidiana (ISTAT)
L’indagine, che coinvolge la popolazione italiana a partire dai 3 anni, fa parte del Sistema integrato delle Indagini Multiscopo sulle Famiglie condotta dall’ISTAT, ha cadenza annuale e viene effettuata dal 1993. L’ultima rilevazione è stata effettuata nel 2019 ed ha coinvolto -ogni anno - un campione di circa 24.000 famiglie.

Obiettivo è conoscere le abitudini dei cittadini, i problemi che essi affrontano ogni giorno e quanto sono soddisfatti delle loro condizioni, della situazione economica, della zona in cui vivono e del funzionamento dei servizi di pubblica utilità che dovrebbero contribuire al miglioramento della qualità della vita.

Le informazioni di maggior interesse sullo sport riguardano:

  • la pratica sportiva in maniera continuativa o saltuaria (auto-definita come tale dal rispondente);
  • il pagamento di una retta annua o periodica per la frequenza di un circolo o un club sportivo.

Sport e attività fisica (Commissione europea)
L’indagine - condotta dalla Commissione europea - coinvolge cittadini europei dai 15 anni e contribuisce a fornire alcuni dati chiave a sostegno dello sviluppo di un quadro politico per la promozione dello sport e dell’attività fisica in ambito europeo.

Le prime tre indagini sono state realizzate nel 2002, 2009 e 2013. L’ultima rilevazione è stata condotta invece nel 2017 ed ha coinvolto 28.031 cittadini di diverse categorie sociali e demografiche.

I principali contenuti informativi dell’indagine sullo sport sono:

  • frequenza e livelli di impegno nello sport e altre attività fisiche;
  • luoghi in cui i cittadini praticano sport e altre attività fisiche;
  • motivazioni e barriere per la pratica sportiva;
  • supporto per la partecipazione sportiva dei cittadini;
  • volontariato sportivo.

Health Behavior in School-aged Children (per l’Italia, Istituto Superiore di Sanità)
L’indagine – rivolta a ragazzi di 11, 13 e 15 anni - si configura uno studio multicentrico internazionale (con il coinvolgimento di paesi dell’Europa politica insieme a Armenia, Azerbaijan, Canada, Georgia, Groenlandia e Kazakhistan) svolto in collaborazione con l’Ufficio regionale per l’Europa dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).

L’obiettivo è approfondire lo stato di salute dei giovani e il loro contesto sociale al fine di poter meglio orientare le politiche (nazionali e internazionali) di prevenzione e promozione della salute rivolte ai giovani. La prima rilevazione è stata fatta nel 2002, l’ultima durante l’anno scolastico 2017-2018.

Ai ragazzi è stato chiesto di indicare quante volte, al di fuori dell’orario scolastico, facessero esercizio fisico intenso tale da rimanere senza fiato o sudare, per individuare le differenze con un’attività fisica moderata.

Indagine Europea sulla Salute (per l’Italia, ISTAT)
È condotta in tutti gli Stati dell’Unione Europea ed è finalizzata a conoscere lo stato di salute, i determinanti di salute e l’accesso ed utilizzo dei servizi sanitari, che sono indagati insieme al contesto sociodemografico di ciascun individuo delle famiglie intervistate. Viene condotta ogni 4 anni. In Italia la popolazione di riferimento parte dai 15 anni.

Il monitoraggio riguarda:

  • coloro che svolgono sport, fitness o attività fisica ricreativa che comporta almeno un leggero aumento della frequenza respiratoria o cardiaca per almeno 10 minuti al giorno una volta a settimana;
  • svolgimento almeno una volta a settimana di attività di potenziamento dei principali gruppi muscolari.

Monitoraggio della pratica sportiva (CONI)
Rientra tra le indagini comprese nel Programma Statistico Nazionale del Sistema Statistico Nazionale, il quale raccoglie l’insieme delle rilevazioni d’interesse pubblico al fine di produrre e diffondere l’informazione statistica ufficiale di qualità.

Ha cadenza annuale (dal 2007) e viene effettuata dal 1981. L’ultima rilevazione per la quale sono disponibili dei dati pubblici stata effettuata nel 2017.

L’indagine coinvolge ogni anno 44 Federazioni Sportive Nazionali (FSN)* e 19 Discipline Sportive Associate (DSA) distribuite su tutto il territorio nazionale. La popolazione di riferimento quella italiana di 3 anni o più.

Con riferimento alla pratica sportiva dei giovani italiani, l’indagine restituisce un dato puntuale sul numero di tesserati sul territorio italiano.

*dal 2021, con il passaggio della Federazione Arrampicata Sportiva Italiana (FASI) da status di DSA a FSN, i numeri sono variati.

Monitoraggio degli Enti di Promozione Sportiva (CONI)
Nasce con l’obiettivo di offrire al panorama sportivo ed economico, dati, analisi, proiezioni e commenti sul mondo della promozione sportiva.

L’indagine coinvolge ogni anno i 15 Enti di Promozione Sportiva (EPS). La popolazione di riferimento è l’intera popolazione italiana.

La variabile di interesse per la pratica sportiva dei giovani è il numero di tesserati sul territorio italiano.

I primi dati relativi al 2020 e al 2021 degli EPS partner di progetto evidenziano un forte calo nel numero di tesserati in età 0-18 anni per effetto della pandemia di COVID-19.

PRINCIPALI EVIDENZE IN SINTESI

In un’ottica di insieme, la mappatura restituisce evidenze interessanti sulla pratica sportiva in età giovanile. Tra queste, si rileva che nelle scuole secondarie di 1° grado, attualmente 2 studenti su 3 svolgono attività sportiva (67%), mentre il 25% dichiara di aver smesso, principalmente a causa del Covid-19, solo l'8% dichiara di non aver mai praticato attività sportiva.

Questa percentuale diminuisce alle superiori, dove, 1 studente su 2 svolge attività sportiva (56%), mentre il 35% dichiara di aver smesso, e il 9% di non aver mai praticato attività sportiva.

Altro discorso per i Praticanti sportivi, dove l'81% pratica con regolarità da più di 5 anni la stessa disciplina sportiva e circa uno su cinque (18%) pratica lo stesso sport da meno di 2 anni.

I 3 target hanno in comune tra le discipline sportive maggiormente praticate gli sport di squadra (calcio 23% sia per le medie che per i praticanti, e 13% per le superiori, pallavolo 18% per i praticanti e 10% per entrambe le scuole di I° e II° grado, e la pallacanestro); a seguire per gli sport individuali come il nuoto 10% sia per medie e superiori, e 8% per i praticanti.

Dall'analisi delle motivazioni per età, si nota che sia nelle scuole di I° che di II° grado sicuramente la motivazione principale dell'abbandono è la mancanza di tempo (18% per le scuole medie) e l'aumento degli impegni (29% per le scuole superiori), seguita dal cambiamento degli interessi (15% medie e 13% superiori).

Emergono sia per entrambe le scuole secondarie di primo e secondo grado anche altre motivazioni significative come:

  • costo troppo elevato;
  • la troppa fatica/impegno;
  • i genitori sono in disaccordo con la pratica.

Il tempo diventa una motivazione dell'abbandono anche per il target dei praticanti sportivi, attorno ai 14/15 anni (specialmente per il genere femminile), contestualmente con il passaggio delle scuole secondarie di secondo grado; il non sentirsi pronto rappresenta la principale motivazione di abbandono per le fasce più giovani, soprattutto maschili; le altre motivazioni appaiono abbastanza trasversali ad eccezione dei motivi di salute che si evidenziano tra i 14 e 15 anni.

Motivazioni di abbandono dei 3 target di riferimento

Invece, tra le motivazioni in comune nei 3 target, che incoraggiano i praticanti sportivi a fare sport, oltre agli amici e il mantenersi in forma, vi è principalmente la propria famiglia (61% medie e 51% superiori) ma anche una forte motivazione personale (15% medie e 18% superiori) e l'esempio di campioni (11% medie e 13% superiori). In aggiunta, a spingere il target dei praticanti sportivi a fare attività sportiva sono soprattutto:

  • la passione per quello sport in particolare (37%);
  • passare del tempo con gli amici (19%);
  • utilizzare lo sport come valvola di sfogo e per mantenersi in salute (15%).

Considerando la pratica sportiva dei genitori, si evidenzia come anche i praticanti sportivi hanno una percentuale maggiore di familiari che praticano attività fisica. Infatti anche per quest'ultimi la famiglia resta un vettore importantissimo per la motivazione alla pratica sportiva.

Infine, le proposte in riferimento a problemi già evidenziati dei giovani, appaiono trasversali all'età, e tra le proposte degli studenti di medie e superiori troviamo:

  • orari più flessibili delle attività (13% medie e 15% superiori);
  • più attività sportiva a scuola in orario extrascolastico (17% medie);
  • aumentare le aree attrezzate per lo sport diffuso (14% superiori e 12% medie);
  • implementazione dei trasporti verso le aree di pratica (11% superiori).

Inoltre, tra le proposte dei praticanti, vi sono:

  • migliorare gli spazi per la pratica sportiva (25%);
  • avere un'offerta differenziata a livello di impegno (20%);
  • avere aiuti economici per la pratica (19%);
  • sperimentare nuovi sport anche da adulti (17%).

 

Proposte dei 3 target di riferimento