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GAME ON – generare impatti a lungo termine attraverso i grandi eventi sportivi e culturali

Anno di pubblicazione:
Autore:
PwC

Il rapporto di PwC (PricewaterhouseCooper) Australia evidenzia gli impatti in termini di sostenibilità ambientale dei grandi eventi internazionali, che richiedono una buona strategia per raggiungere, da una parte, gli obiettivi a breve e a lungo termine e, dall’altra, per porre la collettività al centro di tali obiettivi.

Se i cittadini dello Stato che ospita un grande evento sportivo e/o culturale, vengono coinvolti nella pianificazione e nel processo decisionale, infatti, ne percepiranno il valore e daranno un supporto all’esperienza dell’evento, facilitando così l’utilizzo in seguito delle infrastrutture create. I grandi eventi rappresentano un’opportunità per innovare, incoraggiare nuovi comportamenti, affrontare le disuguaglianze, introdurre adattabilità e resilienza e muovere verso una maggiore sostenibilità sociale, ambientale ed economica.

Indubbiamente, l’economia locale riceve da questi eventi una spinta e la visibilità internazionale offre un’opportunità unica per la promozione del turismo e delle imprese. Ma oltre a questo, vi è la possibilità di catalizzare la rigenerazione e la trasformazione urbana locale e creare o migliorare luoghi, trasporti, abitazioni e quartieri che porteranno benefici intergenerazionali alle comunità.

LE SFIDE SU LUOGHI, TRASPORTI E ALLOGGI

Prima di un grande evento si parte dall’analisi dei luoghi che si vuole rendere adatti allo scopo sia per lo sport che per altri eventi, al fine di aumentare la loro accessibilità e garantire che possano soddisfare le diverse esigenze dei partecipanti. 

Ogni ammodernamento delle infrastrutture, obsolete o nuove, deve prevedere una visione a lunghissimo termine e deve far parte di un business case teso a massimizzare la vita di un bene attraverso le generazioni e continuare a soddisfare i bisogni della sua comunità per 30 o 50 anni. 

La soluzione per ridurre al minimo le sedi di nuova costruzione consiste nel trovare approcci innovativi per la riqualificazione e l’aumento delle strutture esistenti, o per creare strutture temporanee o componenti modulari che possano essere smontati, spostati, riutilizzati altrove o riciclati in modo significativo e sostenibile. Ciò non solo può ridurre il costo e la durata della costruzione, ma può anche fornire una maggiore flessibilità e ridurre i costi operativi correnti. La sfida progettuale sarà trovare soluzioni che consentano il riutilizzo.

Ulteriore sfida è rappresentata dai trasporti pubblici, in quanto un grande evento comporta un massiccio afflusso di visitatori e questo non deve creare problemi agli spostamenti quotidiani dei cittadini o coincidere con il picco di pendolari che attingono agli stessi mezzi o canali di trasporto. Per gestire il picco di attese, code, sovraffollamento e cancellazioni nelle ore di punta vicine ad un evento – secondo il rapporto di PwC – è opportuno: 

  • adottare un’analisi dati avanzata e un sistema di modellizzazione per i trasporti per comprendere i comportamenti di chi si sposta sulla rete di trasporti pubblica e il livello di resilienza di quest’ultima per rispondere con maggiore efficacia alle necessità dei viaggiatori, anticipando e testando pattern di utilizzo e punti critici, incrementando mezzi dove serve e quando serve e riducendo i costi legati all’organizzazione;
  • favorire le opzioni di trasporto elettrico a partire dai treni, tram e autobus fino a e-bike ed e-scooter, rendendo anche possibile l’accessibilità;
  • ridurre la pressione sul sistema dei trasporti incoraggiando i visitatori a rimanere più a lungo all’interno dell’area dell’evento, sì da favorire i commercianti locali e svincolare la domanda di trasporto per gli eventi dai normali spostamenti, distribuendola in modo più uniforme durante il giorno e la notte, riducendo la necessità di acquisire risorse di trasporto aggiuntive;
  • ampliare e migliorare mezzi, reti e infrastrutture di trasporto e incrementarne l’accessibilità e la digitalizzazione è senza dubbio il miglior modo per costruire un’adeguata offerta di trasporti ai visitatori, tuttavia è altrettanto importante offrire benefici a lungo termine per i cittadini e per contribuire alla crescita e allo sviluppo locali. 

Un’altra sfida riguarda le strutture abitative progettate nei grandi eventi, in quanto – sempre secondo il report PwC – in luogo dei villaggi per atleti, occorrerebbe iniziare a riflettere su come soddisfare le esigenze abitative a lungo termine.

Ciò che si costruisce per gli eventi temporanei deve poter soddisfare sia le esigenze temporanee degli eventi che le esigenze di coloro che vi abiteranno in seguito. La chiave è coinvolgere la comunità e le numerose parti interessate (governo, imprese e istituzioni) nelle primissime fasi progettuali, nonché acquisire una profonda comprensione del bacino di utenza dell’area interessata, della domanda esistente e futura e delle componenti della vivibilità. 

Molti cittadini sono diffidenti nei confronti dell’impatto dei grandi eventi, quindi hanno bisogno di essere rassicurati e consultati rispetto ai cambiamenti che renderanno le loro vite migliori nell’immediato futuro, ma anche 10, 20, 50 anni il termine dell’evento. Senza una relazione forte tra i luoghi e i residenti che vi continueranno a lavorare, vivere e giocare, i luoghi interessati dall’evento rischiano di diventare spazi sottoutilizzati e senza vita una volta terminata la manifestazione.

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