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Studio sul contributo dello sport alla crescita economica e all'occupazione in Europa

Anno di pubblicazione:

Lo studio sul “Contributo dello sport alla crescita economica e all’occupazione nell’Unione Europea” della Commissione europea, completato fra il 2011-2012, raccoglie i dati dei 27 Stati membri dell'UE sullo sport come attività economica e persegue due diversi obiettivi:

  • creare una banca dati coerente che possa fungere da punto di riferimento per analisi successive;
  • stimare l’impatto economico dello sport a livello nazionale nei 27 Stati membri dell’UE, in particolare il suo potenziale di crescita e di occupazione, valutandone il ruolo all’interno della strategia economica europea.

IL VALORE AGGIUNTO LORDO EUROPEO E L’OCCUPAZIONE

L’esito dello studio dimostra che il valore aggiunto lordo dello sport è pari all’1,13% se s’intende lo sport in senso stretto a livello economico (in questo caso sono considerate le attività sportive e i produttori di beni necessari alla pratica sportiva), mentre è pari all’1,76% se prendiamo in considerazione un’accezione più larga (attività sportive, produzione di beni sportivi e tutte le attività che hanno nello sport un importante input nei propri processi produttivi). La percentuale convertita in euro è di circa 175 miliardi. Se si aggiungono anche tutti i settori che sono influenzati dallo sport, la quota di valore aggiunto europeo è del 2,98%, quasi 300 miliardi di euro.

Valore aggiunto loro relativo allo sport in EU27 (in milioni di euro e in % rispetto al totale del valore aggiunto loro europeo)

In termini di occupazione, invece, il mercato del lavoro nello sport rappresenta il 2,12% dell'occupazione totale in Europa, corrispondente all’incirca a 4,5 milioni di lavoratori.
Il maggior numero di lavoratori sportivi si trova in Germania, dove 1,15 milioni posti di lavoro (quasi il 27% di tutti i lavori sportivi europei) sono nell’ambito sportivo. Il secondo classificato è il Regno Unito con oltre 610.000, seguito dalla Francia con oltre 400.000 posti di lavoro nello sport.
La Commissione europea afferma inoltre, che il settore sportivo si è dimostrato particolarmente resiliente durante la crisi economica del 2007-2008 e questo lo rende ancora più fondamentale per l’economia europea e attraente per chi cerca lavoro.

L’ITALIA AL DI SOTTO DELLA MEDIA EUROPEA

Per quanto riguarda l’Italia, in base al valore aggiunto legato allo sport, i suoi valori al tempo di pubblicazione dello studio risultano al di sotto della media europea, sia in senso stretto, sia nell’accezione più ampia: nel primo caso si tratta di una percentuale dello 0,76%, mentre nel secondo è dell’1,21%.
Il grafico a seguire mostra i primi dieci settori che contribuiscono al valore aggiunto nello sport: il valore più alto si trova nel settore “servizi ricreativi, culturali e sportivi”, seguito da “servizi alberghieri e ristorativi” e dal settore dei trasporti. Anche nel campo dell’impiego, le quote italiane si collocano al di sotto della media europea: l’1,07% contro l’1,49% per la definizione ristretta e l’1,47% contro il 2,12% per la definizione allargata. L’occupazione legata allo sport è pari a 239.881 persone, secondo la definizione ristretta, che salgono a quota di quasi 330mila se consideriamo quella allargata.

Italia: valore aggiunto loro a prezzi di mercato, secondo la definizione ampia di sport

ANALISI DI SETTORI SPECIFICI: TURISMO, FITNESS, MEDIA E ISTRUZIONE

Analizzando i settori specifici e il loro contributo all'economia spiccano in particolare i settori del Turismo, del Fitness, dei Media e dell’Istruzione.
Austria, Germania, Italia e Svezia sono i paesi più importanti per le vacanze sportive attive e nel Nord Europa, in particolare in Svezia e Paesi Bassi, gran parte della domanda di attività sportive è coperta dai club di fitness e da altre organizzazioni sportive. Un altro dato interessante è costituito dal ruolo dei media nel Regno Unito, dove la televisione a pagamento per le partite di calcio risulta un'attività economica significativa, a differenza di tutti gli altri paesi europei. Infine, anche l'istruzione è un elemento importante in tutti i paesi, ma in Danimarca, Estonia e Lettonia le quote dell'istruzione sportiva all’interno del valore aggiunto lordo correlato allo sport sono particolarmente elevate rispetto al resto del Continente.

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