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Censimento permanente delle istituzioni non profit: primi risultati anno 2021

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I primi risultati della seconda edizione del censimento permanente delle istituzioni non profit, relativa all’anno 2021 e rilasciati a maggio 2023, saranno completati a fine 2023. Il censimento rappresenta l’andamento dell’economia sociale e ha l’obiettivo di cogliere le peculiarità, il ruolo e la dinamicità di un settore strategico come il non profit in Italia, fornendone un quadro statistico ufficiale e affidabile.

I primi risultati riguardano:

  • i dati relativi ai volontari impegnati nel settore nel 2021;
  • le attività svolte dalle INP orientate a categorie sociali portatrici di disagi specifici, fragili e/o vulnerabili;
  • le reti di relazione che le istituzioni strutturano sul territorio;
  • il loro processo di digitalizzazione.

Dall’indagine multiscopo emerge che a fine 2020 le istituzioni non profit sono quasi 363 mila, impiegano oltre 870 mila dipendenti e coinvolgono 4,7 milioni di volontari.

Inoltre, le INP presentano una distribuzione territoriale piuttosto concentrata: oltre il 50% è attivo nel Nord, il 22,2% nel Centro, il 18,2% e il 9,4% rispettivamente nel Sud e nelle Isole. In riferimento ai dipendenti la concentrazione territoriale è anche più evidente: per il 57,2% sono impiegati nelle regioni del Nord contro il 20% del Mezzogiorno. La forma giuridica che raccoglie la quota maggiore di istituzioni (85,2%) resta l’associazione, seguono le INP con altra forma giuridica (8,4%), le cooperative sociali (4,1%) e le fondazioni (2,3%). La distribuzione dei dipendenti per forma giuridica permane piuttosto eterogenea, con il 52,9% impiegato dalle cooperative sociali e quote che si attestano al 19,6% nelle associazioni e al 15,3% nelle INP con altra forma giuridica.

LO SPORT È TRA I PRIMI 4 SETTORI DELLE INP

I settori dove sono prevalentemente presenti le INP sono 4: lo Sport, Attività culturali e artistiche, attività ricreative e di socializzazione, assistenza sociale e protezione civile che rappresentano quasi il 73% del totale (v.di prospetto 2).

Il settore dello sport raccoglie il 32,9% delle INP, seguono i settori delle Attività culturali e artistiche (15,9%), delle Attività ricreative e di socializzazione (14,3%), dell’Assistenza sociale e protezione civile (9,9%).

Un tratto tipico delle INP sono i volontari, in calo rispetto (-15,7%) all'ultimo dato disponibile, anche se il 72,1 % delle INP attive nel 2021 si è avvalsa dell'attività gratuita di 4,661 milioni di volontari, e tra questi il 69% appartiene alle attività sportive e l’85,6% appartiene alle attività ricreative e di socializzazione (prospetto 4).

Tra il volontario nel settore non profit per le attività sportive permane la differenza di genere dato che sono impegnati il 74,3% degli uomini contro il 25,7% delle donne.

Nell’ambito dell’indagine sono state rilevate informazioni dei destinatari dei servizi e delle iniziative dell’INP, da cui emerge anche l’orientamento al disagio sociale. Il settore della Cultura, sport e ricreazione è l’ambito nel quale sono attive, più che in altri settori, le INP che rivolgono le proprie attività sia a persone con specifici disagi sia ad altri (46,1%) o alla collettività in generale (67,5%). Si osserva infatti un impegno maggiore delle istituzioni attive nello Sport per le persone con disabilità fisica, psichica, sensoriale, relazionale (70,4% rispetto al 55,8% del totale delle istituzioni orientate al disagio).

DIGITALIZZAZIONE E RETI DI RELAZIONI DELLE INP

Tra i temi affrontati nell'indagine, si evidenzia che nel processo di digitalizzazione del settore non profit, il 79,5% ha utilizzato almeno una tecnologia digitale nel 2021, dove prevale l’uso della connessione mobile a internet (69,3%). 

Mentre, per quanto riguarda il settore delle attività sportive, il 74,4% delle INP utilizza almeno una tecnologia digitale e, tra le INP che erogano i servizi nell’ambito delle attività sportive, il 60,7% predilige le applicazioni mobile, sviluppate per un impiego su dispositivi quali smartphone o tablet – come illustrato nell’infografica a seguire.

Tra i motivi del mancato utilizzo delle tecnologie digitali il 29,6% delle INP fa prevalere “la non rilevanza per le attività svolte” mentre il 26,4% lo imputa alla mancanza di risorse finanziarie.

Infine, la rilevazione per quanto riguarda le relazioni esterne con i diversi stakeholders pubblici e privati ha individuato che nelle INP attive nei settori dello sport è più marcata la relazione privilegiata con i soci (80,6%), mentre più dei due terzi delle istituzioni interessate (77,2%) hanno consultato stakeholders esterni per la definizione delle proprie attività, tra cui anche le INP del settore sportivo.