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Gender Snapshot 2025 - Contesto Globale sulla Salute Femminile

Anno di pubblicazione: 

2025

Autore: 

Un Women

Tematiche: 

Documenti di policy Donne e ragazze Popolazione generale Salute e prevenzione Parità di genere

Il documento redatto da UN Women e dal Dipartimento degli Affari Economici e Sociali delle Nazioni Unite (DESA), ​fornisce un'analisi sui progressi e le sfide riguardanti la parità di genere e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile a livello globale.

Il report evidenzia che a cinque anni dalla scadenza degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, la parità di genere resta lontana. Se le tendenze attuali non cambiano, nel 2030 351 milioni di donne e ragazze vivranno in povertà estrema. Nonostante alcuni progressi, le disuguaglianze persistono in quasi tutti i settori:

Povertà e lavoro

Nel 2025, il 9,2% delle donne vive in povertà estrema (contro l’8,6% degli uomini). La partecipazione femminile al lavoro è ferma al 46,4%, molto distante dal 69,5% maschile. A questo ritmo, serviranno due secoli per raggiungere la parità occupazionale.

Violenza e diritti

Una donna su otto subisce violenza fisica o sessuale da partner nell’ultimo anno. Il 19% delle giovani donne si sposa prima dei 18 anni, mentre ogni anno 4 milioni di bambine subiscono mutilazioni genitali. Questi numeri raccontano una realtà che ostacola libertà e opportunità.

Leadership e tecnologia

Le donne occupano solo il 27,2% dei seggi parlamentari e il 30% delle posizioni manageriali. La parità nei ruoli decisionali richiederà quasi un secolo. Anche sul fronte digitale il divario è evidente: il 70% degli uomini usa Internet contro il 65% delle donne. Colmare questa distanza potrebbe generare 1,5 trilioni di dollari entro il 2030. Per colmare il divario digitale di genere, un'analisi di simulazione mostra la promessa di interventi come un maggiore accesso alla tecnologia (banda larga mobile e fissa e abbonamenti alla telefonia mobile), un più elevato livello di istruzione femminile e una maggiore partecipazione femminile alla forza lavoro. Circa 343,5 milioni di donne e ragazze a livello globale potrebbero trarne beneficio entro il 2050. Circa 176 milioni si troverebbero nell'Africa subsahariana, dove il 45,5% degli uomini è online rispetto al 31,3% delle donne (fig.8).

Salute e nutrizione

Le donne trascorrono 10,9 anni in cattiva salute, contro gli 8 degli uomini. L’anemia colpisce il 31,1% delle donne tra i 15 e i 49 anni e potrebbe salire al 33% entro il 2030. Nel 2024, 822 milioni di donne erano insicure dal punto di vista alimentare. Una dieta povera di nutrienti non è solo un problema di salute: limita energia, performance fisica e benessere generale.

Nonostante il calo della mortalità materna (-40% dal 2000), i tagli ai fondi minacciano i progressi. Solo il 56,3% delle donne sposate o in unione ha pieno potere decisionale sulla propria salute sessuale e riproduttiva.

Sport e benessere

Questi dati si riflettono anche sull’attività fisica: anemia e malnutrizione riducono la capacità di praticare sport, mentre una corretta attività fisica può migliorare la salute cardiovascolare e ridurre rischi in gravidanza.

 

In conclusione, il rapporto lancia un allarme chiaro: senza investimenti mirati e azioni accelerate, gli SDGs non saranno raggiunti. Ma una via esiste: chiudere il divario digitale, investire in protezione sociale, educazione e servizi di cura potrebbe ridurre drasticamente la povertà femminile e generare enormi benefici economici e sociali.

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