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La Mobilità Attiva in Italia: Dati ISS 2023-2024

Anno di pubblicazione: 

2025

Autore: 

Istituto Superiore di Sanità

Tematiche: 

Ambiente Impatto economico Salute e prevenzione Turismo sportivo Sostenibilità ambientale Stili di vita Mobilità attiva

La mobilità attiva comprende gli spostamenti effettuati a piedi o in bicicletta per motivi quotidiani (lavoro, scuola, commissioni). È considerata una strategia chiave per salute e ambiente: riduce il rischio di malattie croniche, migliora la qualità dell’aria e contribuisce alla sostenibilità.

Secondo l’ISS, è fondamentale promuovere:

  • Campagne di sensibilizzazione per promuovere stili di vita attivi.
  • Politiche pubbliche per incentivare l’uso della bici e del camminare.
  • Infrastrutture adeguate: piste ciclabili sicure, città “a misura di persona”.
Principali risultati:
  • Solo il 10% degli adulti (18-69 anni) utilizza la bicicletta per gli spostamenti quotidiani.
  • Il 39% si sposta a piedi abitualmente.
  • La quota complessiva di chi pratica mobilità attiva è in lieve calo rispetto agli anni precedenti.
  • Solo il 19% degli intervistati raggiunge i livelli di attività fisica raccomandati dall’OMS grazie alla sola mobilità attiva; un ulteriore 22% è “parzialmente attivo” (meno di 150 minuti settimanali).

Chi si muove di più? Le differenze sociali e territoriali:

  • Genere: gli uomini usano la bici più delle donne (11% vs 9%), mentre le donne si spostano di più a piedi (43%).
  • Età: i giovani (18-24 anni) si muovono a piedi di più (47%), ma sono anche quelli che mostrano il calo più marcato nel tempo.
  • Status socioeconomico: camminare è più diffuso tra persone con istruzione elevata e senza difficoltà economiche.
  • Nazionalità: gli stranieri mostrano percentuali più alte sia per bici (15%) che per camminata (45%).
  • Territorio: forte divario Nord-Sud
    Nord: 15% usa la bici, Sud: 7%.
  • Bolzano è il caso virtuoso: 25% usa la bici e quasi 60% si sposta a piedi regolarmente.

Quanto e come ci muoviamo?

  • Chi usa la bici lo fa in media 4 giorni a settimana, per un totale di 140 minuti.
  • Chi si muove a piedi per spostamenti quotidiani lo fa oltre 4 giorni a settimana, per circa 170 minuti.

Le criticità: perché la mobilità attiva non decolla

  • La pratica della mobilità attiva è diminuita, in particolare tra i giovani adulti.
  • La quota di persone che raggiunge i livelli OMS ha toccato il minimo nel 2023.
  • Persistono barriere culturali e infrastrutturali: l’Italia resta fortemente dipendente dall’auto privata.

In conclusione, nonostante i benefici evidenti, la mobilità attiva in Italia è ancora poco diffusa e in calo. È necessario un cambiamento culturale e politico per rendere bici e camminata parte della vita quotidiana; in questo senso il documento invita a investire in infrastrutture e campagne di sensibilizzazione per favorire uno stile di vita attivo e sostenibile.

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