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Studi e dati dello Sport
Rapporto BES 2024: salute e attività fisica in Italia
Anno di pubblicazione:
2025Autore:
ISTATTematiche:
Alimentazione Ambiente Popolazione generale Salute e prevenzione Statistiche nazionali Impatto sociale Obesità e sovrappeso Stili di vita
Il Rapporto BES 2024 conferma l’importanza di monitorare il benessere oltre il PIL, analizzando indicatori che riguardano salute, stili di vita e disuguaglianze. Rispetto al Rapporto del 2023 dalle informazioni riportate che provengono dal Dominio Salute, emergono progressi nella pratica sportiva, ma anche criticità persistenti sull’alimentazione e la qualità della vita.
SALUTE: LUCE E OMBRE
Il BES 2024 conferma progressi importanti, ma anche criticità che non possiamo ignorare. La speranza di vita alla nascita raggiunge il massimo storico (83,4 anni, +0,8 rispetto al 2023), ma con forti divari territoriali: Trento tocca 84,7 anni, mentre la Campania si ferma a 81,7. Questi numeri rappresentano un traguardo straordinario e, al tempo stesso, una nuova sfida: il prolungarsi della vita testimonia i progressi raggiunti in termini di salute e qualità della vita, ma pone l’Italia di fronte alla condizione di dover ripensare i propri equilibri sociali, economici e assistenziali.
Le tendenze principali (v.di Fig.7):
- Speranza di vita in buona salute: scende a 58,1 anni (-1 anno rispetto al 2023), soprattutto tra le donne.
- Salute mentale: indice stabile (68,7), ma peggiora tra i giovani, in particolare nelle ragazze.
- Mortalità evitabile: cala dopo la pandemia (17,6 per 10.000), ma resta più alta nel Mezzogiorno.
- Sedentarietà: diminuisce dal 40,4% del 2014 al 32,7% del 2024, ma nel Sud è ancora al 48,3%.
- Eccesso di peso: stabile al 45,1%, con obesità in crescita (11,3%).
- Alimentazione: solo il 16,2% consuma le 4 porzioni di frutta e verdura raccomandate.
- Fumo e alcol: fumatori al 20,5%, consumo a rischio di alcol al 16%.
ATTIVITÀ FISICA E DISUGUAGLIANZE
Negli ultimi dieci anni la sedentarietà è calata in modo significativo, segnale che cresce l’attenzione verso stili di vita attivi.
Tuttavia, il divario territoriale resta ampio: nel Mezzogiorno quasi una persona su due è inattiva, mentre nel Nord la percentuale è molto più bassa.
Anche le differenze sociali sono marcate: tra i laureati la sedentarietà è al 16,3%, contro il 52,4% di chi ha titoli di studio bassi.
Sedentarietà ed eccesso di peso continuano a essere un binomio critico: il 60,7% degli adulti presenta almeno una delle due condizioni, con impatti sulla salute mentale e sulla prevenzione delle malattie croniche.
LA SFIDA PER IL FUTURO
Il BES 2024 racconta un’Italia che migliora sul piano dell’attività fisica, ma fatica a correggere cattive abitudini alimentari e a ridurre le disuguaglianze. Servono politiche integrate per promuovere sport, alimentazione sana e benessere mentale.
Nuove prospettive:
- Investimenti in infrastrutture sportive, campagne di sensibilizzazione e programmi di prevenzione.
- Collegamento con obiettivi europei (es. competenze digitali e accesso ai servizi per favorire inclusione).
