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Attività fisica e studenti universitari: incidenze su percorso formativo e personale

Anno di pubblicazione:

La ricerca “Attività fisica e studenti universitari: incidenze su percorso formativo e personale” – proposto dall’Ente di Promozione Sportiva OPES e condotto insieme al Centro di Ricerca ImpreSapiens dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” – rientra nell’ambito dei progetti finanziati nel 2020 da Sport e Salute.

OBIETTIVI DELL’INDAGINE

Attraverso questa ricerca, si intende verificare:

  • il livello di consapevolezza tra i giovani universitari con riferimento ai benefici di una regolare attività fisica o sportiva;
  • se la pratica sportiva rappresenti una leva per lo sviluppo della personalità capace di agire sulla salute e aumentare l’aspettativa di vita, migliorando le performance sia accademiche che lavorative;
  • se lo sport aumenta le capacità relazionali e di integrazione, promuovendo il rispetto delle regole e la coesione e prevenendo la devianza precoce; 
  • in che modo l’offerta sportiva sia in linea con le reali esigenze del target in esame, sia sotto il profilo dell’impiantistica pubblica e privata che sotto il profilo economico.

L’indagine, che si pone come obiettivo quello di raggiungere un campione di 2.000 persone di età compresa tra i 19 e i 26 anni, al termine dell’elaborazione ed analisi dei dati raccolti, prevede la realizzazione di una pubblicazione scientifica.

PRINCIPALI EVIDENZE IN SINTESI

In un’ottica di insieme, la mappatura restituisce evidenze interessanti sulla pratica sportiva tra i giovani universitari, i principali risultati riguardano i seguenti punti: 

  1. caratteristiche strutturali degli intervistati;
  2. rendimento accademico degli intervistati;
  3. l’associazione tra attività sportiva e rendimento accademico;
  4. il rapporto con lo sport e la conciliazione delle attività sportive e universitarie;
  5. gli aspetti sui quali il rispondente ritiene che la pratica sportiva abbia effetti positivi .

Più nel dettaglio:

  1. La maggior parte degli intervistati (poco meno del 60%) sono femmine con un’età media di poco superiore ai 22 anni ed una classe di età modale tra i 21 e 22 anni.
  2. Per quanto riguarda il rendimento accademico, il risultato è più che soddisfacente; infatti, se poco meno della metà dei rispondenti dichiara di fare da uno a tre esami per sessione, ben il 45% ne dichiara tra tre e cinque.
  3. L’associazione tra attività sportiva e rendimento accademico apporta dei benefici evidenti, dato che per il 68% circa dei rispondenti lo sport agisce molto o moltissimo anche sul rendimento nello studio. 
  4. I risultati attestano che l’università e lo sport interagiscono in maniera evidente: gli studenti tengono conto degli impegni in un ambito allorché programmano gli impegni nell’altro. Infatti, circa il 38% dei rispondenti dichiara di programmare spesso o sempre le sessioni degli esami in funzione degli impegni sportivi, e poco meno della metà dei rispondenti dichiara che gli impegni universitari condizionano la pratica sportiva abbastanza o molto (v. tabella a seguire)
  5. Gli aspetti sui quali il rispondente ritiene che la pratica sportiva abbia effetti positivi sono:
    • sul proprio stato di benessere psicofisico. Una percentuale elevatissima (92%) riconosce inoltre allo sport un ruolo chiave nel miglioramento o lo sviluppo della capacità fisica e motoria;
    • l’80% circa dei rispondenti, afferma che lo sport contribuisce, ad un senso di appartenenza ad un gruppo; 
    • un ruolo benefico estremamente rilevante è attribuito all’efficacia delle terapie riabilitative; infatti poco meno dell’86% dei rispondenti indica che il ruolo dello sport pesa molto o moltissimo nella riabilitazione;
    • lo sport è visto come elemento chiave da circa l’84.5% anche nell’inclusione sociale;
    • come era da attendersi, lo sport aiuta molto o moltissimo nella focalizzazione e nel raggiungimento di un obiettivo secondo il 92% circa dei rispondenti;
    • circa il 92% dei rispondenti ritiene che lo sport contribuisca molto o moltissimo nel miglioramento della determinazione.

CONCLUSIONI

Lo studio conclude pertanto che la pratica sportiva è un driver di sviluppo completo che permette ai ragazzi in età scolare e poi universitaria di migliore il proprio profilo di competenze e abilità e più in generale possiamo dire che rende loro migliori e più attenti alle dinamiche future e maggiormente consapevoli delle proprie specifiche skills, attuali e potenziali. Praticare sport è dunque non solo necessario per migliorare la propria salute, ma lo è ancor di più in ottica di sviluppo delle competenze e della propria consapevolezza. Fare sport in conclusione non migliora solo la propria salute fisica e mentale, di per sé molto importante, ma rafforza la capacità di lavorare in gruppo, la visione e soluzione di problemi in comune e il raggiungimento di obiettivi collaborativi mediante l'inclusione e la “messa a sistema” delle competenze di gruppo.

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