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Attività fisica e sportiva degli italiani: aggiornamento attività indoor e outdoor, spontanea e organizzata

Anno di pubblicazione:

Una significativa indagine di Sport e Salute, con la collaborazione di SWG e Kratesis, si va ad aggiungere alle precedenti indagini (si veda, tra le altre, qui e qui), permettendo un monitoraggio continuativo sull’attività fisica degli italiani che si estende da luglio 2020 ad oggi.

In seguito all’incremento, registrato nelle indagini di dicembre 2021, degli italiani che praticano attività fisica, si conferma il trend, tra aprile e maggio 2022, del gruppo di attivi, che rimangono costanti al 39%, mentre emerge un positivo, seppur lieve, 2% di persone che passano dallo status di sedentari (23%) a saltuari (38%).

Quota di italiani che ha praticato 30 o più minuti di attività fisica/sportiva

Lo zoccolo duro, quindi, rimangono i sedentari, sebbene l’avvicinarsi del periodo estivo possa guidare verso stili di vita maggiormente attivi. Per tale motivo è fondamentale cogliere l’opportunità della bella stagione, per far uscire dalla routine i sedentari e coinvolgerli in comportamenti più attivi, anche coniugandoli ad altri interessi. In questo senso, risulta indispensabile continuare a stimolare questa fetta di popolazione, rendendola in un primo momento saltuaria, per poi farla diventare attiva, trasferendo la consapevolezza delle potenzialità benefiche sulla propria salute fisica e mentale di un movimento sempre più frequente.

L’outdoor come contesto dell’attività fisica e sportiva

Gli effetti della stagionalità, inoltre, si ripercuotono nel contesto in cui si svolge l’attività fisica e sportiva. Diminuisce infatti la propensione a fare attività fisica in casa a favore dei parchi, ma non cresce l’interesse per gli impianti sportivi.

Per quanto riguarda i luoghi in cui gli italiani prediligono muoversi, emerge una significativa diminuzione di coloro i quali si allenano all’interno della propria casa (32% e -7% da dicembre 2021), mentre aumenta chi si muove in spazi pubblici. Tuttavia di questo aumento beneficiano maggiormente gli spazi aperti non attrezzati, che passano dal 46% al 57%, e meno gli spazi attrezzati dal 13% al 17%.

Ciò che rimane costante, senza cambiamenti significativi da dicembre, è invece l’attività fisica presso impianti all’aperto (11%) o al chiuso (18%).

I contesti di chi ha praticato attività fisica nell'ultimo mese

ITALIANI IN MOVIMENTO: LE DIFFERENZE

A livello generazionale, tra i segmenti emergono preoccupanti differenze tra i Millennial (da 25 a 39 anni) maggiormente propensi a muoversi (44%) rispetto ai Baby Boomer (da 56 a 74 anni) che si fermano al 30%. Alla curva generazionale si somma la condizione socio-economica che ricopre un ruolo significativo, con il ceto fragile che raggiunge una quota di sedentari del 33%. Infine il livello di istruzione, e quindi la consapevolezza rispetto all’importanza che l’attività fisica ricopre per la propria salute, evidenzia un gap altrettanto preoccupante, con un tasso di sedentarietà tra i meno istruiti del 31%.

Quanto spesso ha praticato 30 o più minuti di attività fisica/sportiva nell'ultimo mese?

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