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Assegnati i contributi pubblici agli Organismi Sportivi: 295 milioni. Sport e Salute stanzia 10 milioni per il caro energia. Abodi: “Ora elaboriamo nuovo modello”. Cozzoli: “Nessuno penalizzato, riconosciuti sforzi dello sport”

Il Cda di Sport e Salute S.p.A. ha approvato oggi, con la sola astensione del consigliere aggiunto Mornati, la ripartizione dei contributi pubblici ordinari agli Organismi Sportivi. In totale verranno distribuiti 295 milioni e 238 mila euro allo sport italiano con una crescita, rispetto allo scorso anno, di 15 milioni, il 2,5% in più. 

Per procedere alla ripartizione sono stati confermati i criteri già utilizzati per le risorse dello scorso anno: 60% per il “peso” dei risultati sportivi, 30% per l’incidenza della pratica sportiva e la promozione dello sport e 10% per l’efficientamento dei costi. Sul sito di Sport e Salute S.p.A. sarà consultabile la tabella con i dettagli delle assegnazioni delle risorse.

Il Cda ha altresì convenuto, come segnale al mondo sportivo che va oltre i contributi ordinari, di anticipare dal proprio bilancio ulteriori 10 milioni di euro a favore degli Organismi Sportivi per far fronte al caro energia nel caso dei centri tecnici. 

Il Cda di Sport e Salute S.p.A. ha condiviso l’opportunità di avviare nel 2023 insieme al Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi un percorso di confronto con il sistema sportivo ai fini dell’aggiornamento del modello di ripartizione dei contributi.

“Con i contributi pubblici ordinari – osserva il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi - lo Stato sostiene lo Sport per creare valore educativo, aggregativo e anche economico. Le risorse finanziarie pubbliche devono produrre sempre più impatto sociale, sostenere progetti anche infrastrutturali per migliorare i luoghi di Sport, generare sviluppo soprattutto dove vi è maggiore necessità e contribuire ad allargare la base sportiva, migliorando la qualità della vita delle persone e delle comunità, riconoscendo il merito e producendo efficienza nella gestione, a beneficio dell'intero sistema, a partire dalla straordinaria base delle oltre 100 mila società e associazioni dilettantistiche. Per queste ragioni, dopo il via libera ai contributi 2023, sarà mia cura iniziare subito un confronto con Sport e Salute, CONI e Dipartimento per lo Sport ascoltando anche gli Organismi Sportivi, per elaborare un nuovo modello che risponda in modo più efficace alle nuove esigenze dello Sport italiano".

Anche il presidente e amministratore delegato della Società Vito Cozzoli ha commentato l’esito del Cda: “Dopo aver continuato a investire nello sport in anni molto difficili e dopo una ripartenza straordinaria, nessun organismo perde qualcosa con i contributi pubblici deliberati oggi. Questo è il criterio che ha guidato il Cda di Sport e Salute SpA nella sua scelta. Visto il futuro confronto con il ministro Abodi e tutto il sistema sportivo sull’assegnazione, è giusto mantenere un principio di generale equità. Ma c’è una nuova emergenza, il caro energia, e Sport e Salute fa la sua parte destinando 10 milioni del suo bilancio ad affrontare il problema”.

Dettaglio contributi FSN

Dettaglio contributi DSA

Dettaglio contributi EPS

Dettaglio contributi AB

Dettaglio contributi GSCM

Nota

 

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