Di Emiliano Bernardini, tratto da Il Messaggero
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Il ministro Spadafora e il presidente di Sport e Salute Sabelli illustrano la ripartizione dei fondi extra: ci guadagna il calcio.
Delibera all'unanimità, criteri trasparenti e ripartizione per il 2019 che ricalca quella del Coni.
Questi i punti principali dei criteri di distribuzione dei contributi alle Federazioni (e non solo).
La prima assegnazione dell'era di Sport e Salute, la nuova società che ha tolto al Coni, o meglio alla Coni Servizi il ruolo di erogatore.
«La finanziaria dello sport», come l'hanno definita il ministro Vincenzo Spadafora e il presidente e amministratore delegato di Sport e Salute Rocco Sabelli. «Con questa manovra abbiamo adottato i criteri generali che via via verranno migliorati ma che già indicano la direzione tracciata dalla riforma» sottolinea il numero uno di Sport e Salute. Da assegnare c'erano i 63,9 milioni (i 4 in più sono degli avanzi di gestione) di fondi extra (ricavati grazie al meccanismo presente nella legge di bilancio 145 ossia il 35% del gettito fiscale che lo sport è in grado di generare). Come detto, la ripartizione è stata approvata all'unanimità dal cda dell'ente riunitosi ieri mattina (anche il rappresentante del Coni ha votato a favore): fondi che saranno erogati tutti in un'unica soluzione.
Entro fine novembre verrà firmato anche il contratto di servizio tra le due società. E' lo stesso ministro Spadafora ad annunciarlo.
ANNO OLIMPICO
«Abbiamo mantenuto il modello del Coni (80% allo sport di alto livello, di cui il 90% va alle Federazioni olimpiche e il 10% a quelle non olimpiche, e il 20% a quello di base) anche perché l'anno prossimo ci sono le Olimpiadi e in vista dell'anno olimpico si può tenere questo tipo di meccanismo. Inizieremo a muoverci in linea coerente con la riforma dal 2020 in avanti», ha specificato Rocco Sabelli.
Entro novembre dovranno essere distribuiti i 280 milioni, contributi statali per il 2020: in questo caso si partirà con i nuovi criteri.
Ammonta a oltre 6 milioni di euro il contributo extra per il 2019 assegnato da Sport e Salute alla Federcalcio. Per la precisione, 6 milioni 363 mila euro per la Figc e si tratta del contributo più sostanzioso tra le federazioni che ne usufruiranno. A seguire, alla Federnuoto andranno 2 milioni 460 mila, alla Federvolley 2 milioni 455 mila, poi gli Sport Invernali con 2 milioni 123 mila, la Federatletica con 2 milioni 88 mila e la Federbasket con 1 milione 909 mila. Poco più di 1.8 milioni alla Federtennis.
SCUOLE E SOCIALE
Grande attenzione per la scuola.
Un progetto in continuità con il Coni ma con qualche piccola aggiunta. I 2,5 milioni stanziati serviranno per «dotare 28 mila classi di quarta e quinta elementare, quasi il 50% di quel bacino, che riguarda oltre mezzo milione di alunni, di 4 mila tutor sportivi laureati in Scienze Motorie che possano affiancare gli insegnanti per attività sportive oltre che di 'education'. Le attività si svolgeranno due volte a settimana nell'intero anno scolastico». Al sociale verranno destinati circa 7 milioni che, sempre tramite le federazioni, consentiranno a 50 mila cittadini (bambini, ragazzi e over 64 inseriti nelle fasce meno abbienti) di fare sport gratuitamente da gennaio a giugno. C'è anche una variabile efficienza. Quattro milioni che Sabelli chiama "soldi premiali" e che verranno assegnati a chi renderà più efficiente la macchina. Il nuovo presidente-ad di Sport e Salute ci tiene particolarmente ad evitare gli sprechi, visto che ci sono alcune Federazioni che spendono circa il 36 per cento delle loro risorse per far funzionare l'intero meccanismo. Insomma, c'è grande attenzione verso «le attività sportive di base per indurre stili di vita più sani e incentivare l'efficienza gestionale».
DOMENICALI
Nel corso dell'incontro si è parlato anche dell'evento Milano-Cortina 2026. Entro i primi giorni di novembre verrà ufficializzato il nome di chi sarà chiamato alla guida. In merito alle recenti polemiche il ministro Spadafora ha però precisato che «ufficialmente per quel ruolo non c'è la disponibilità di Stefano Domenicali».
RAZZISMO
La chiusura è sul razzismo. «Tema fondamentale e prioritario di tutto il mio mandato» e poi ancora «ne ho già parlato con la ministra dell'Interno (Lamorgese, ndr) e con il presidente della Figc Gravina. C'è un investimento importante della Federcalcio su nuovi strumenti tecnologici innovativi, ma la sperimentazione purtroppo è stata rallentata perché servono protocolli di sicurezza e legati ai temi della privacy».