Sport e Salute e Regione Lombardia insieme per lo sport a scuola fin dalla prima classe della primaria e percorsi di inclusione e integrazione per i giovani dai 15 ai 34 anni.
I due progetti sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa, svoltasi questo martedi, presso gli spazi di WeSportUp al Foro Italico di Roma, alla presenza del Capo Dipartimento per lo Sport, Flavio Siniscalchi, della Sottosegretaria con delega allo Sport e Giovani della Regione Lombardia, Lara Magoni e dell'Amministratore delegato di Sport e Salute, Diego Nepi Molineris.
La collaborazione tra la società dello Stato che promuove la pratica sportiva e i corretti stili di vita e la Regione Lombardia si consolida attraverso l'avvio di due progetti: "Sport e Giovani, crescere insieme" e "Scuola Attiva Kids per la Lombardia".
Il primo ha come obiettivo la creazione di luoghi di aggregazione e spazi civici per i giovani della Lombardia. Il progetto, che mette a disposizione 1.200.000 euro, punta a finanziare progetti proposti da Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche ed Enti di Terzo Settore di ambito sportivo, della durata di 12 mesi, da realizzare in partenariato con altri attori presenti ed operanti sul territorio lombardo (enti pubblici, associazioni, organizzazioni locali, ecc.). Le progettualità dovranno essere rivolte a tutti i giovani di età compresa tra i 15 e i 34 anni che vivono, studiano, risiedono e sono domiciliati in Lombardia con particolare attenzione alle categorie maggiormente a rischio di marginalizzazione, quali i giovani nella condizione di NEET, giovani appartenenti a gruppi particolarmente svantaggiati o provenienti da territori caratterizzati da forme di disagio diffuso di tipo culturale, sociale o economico. Questi progetti di innovazione sociale vedranno la creazione e/o il rafforzamento di luoghi di aggregazione all’interno di spazi, strutture e impianti sportivi nel territorio, utilizzando la forza propulsiva dello sport grazie a processi di protagonismo individuale e collettivo all’interno di una più ampia prospettiva di inclusione sociale.
L’Avviso pubblico, dalle 14.00 di oggi, è pubblicato al link sportesalute.eu/sportegiovani.html, e prevede l’invio delle candidature esclusivamente attraverso la piattaforma informatica sino alle ore 14:00 dell’11 dicembre 2023.
"Scuola Attiva Kids per la Lombardia" vede invece la Regione supportare con un investimento di 1.334.177 euro le attività di Sport e Salute nelle scuole primarie lombarde, garantendo così la figura del tutor sportivo in tutti gli anni del ciclo della primaria. Il progetto "Scuola Attiva Kids" promosso da Sport e Salute e Ministero dell’istruzione e del merito, in collaborazione con il Ministro per lo Sport e i Giovani per il tramite del Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei ministri, in tutta Italia prevede la figura dei tutor sportivi che, nelle classi del secondo e terzo anno della primaria, supportano gli insegnanti per lo svolgimento dell'attività motoria, mentre per i loro colleghi di quarto e quinto anno è già prevista la figura dell'insegnante di educazione motoria. Grazie all'intervento della Regione Lombardia, la figura del tutor sportivo arriverà anche nelle classi del primo anno della scuola primaria, coinvolgendo cosi un totale di 192mila alunni coinvolti in 1100 scuole del territorio lombardo, con l'ausilio di 400 tutor sportivi.
“Siamo certi che l'introduzione all’attività sportiva sia un aspetto decisivo per i nostri giovani - ha detto la Sottosegretaria alla Regione Lombardia con delega allo Sport e ai Giovani, Lara Magoni -. Un impegno significativo, che dimostra quanto le ragazze e i ragazzi siano fondamentali per Regione Lombardia, rappresentando il 20% della popolazione lombarda: sono infatti oltre 2 milioni le persone comprese tra i 15 e i 34 anni. Dobbiamo sempre di più avviare percorsi di inclusione, integrazione, socializzazione e formazione. Sono orgogliosa di aver portato lo sport nelle classi prime perché, da sportiva, sono consapevole di quanto sia indispensabile crescere bambini sani, quindi meno esposti ai rischi delle malattie legate ad una alimentazione non corretta; percorso che necessita sicuramente di investimenti ma che, nel lungo periodo, permette un risparmio di spese nel settore sanitario. In questo senso, la Lombardia è l'unica regione che può godere di un altro strumento fondamentale: la "Dote sport", che consente alle famiglie con un Isee al di sotto dei 15 mila euro, di avere un contributo per la pratica sportiva. Questa ed altre misure, realizzate da Regione Lombardia, come il progetto “Sport e Legalità” in sinergia con la Guardia di Finanza, testimoniano l’impegno quotidiano nei confronti dei giovani lombardi. In questo cammino virtuoso è per noi fondamentale avere accanto realtà come Sport e Salute. Riconosciamo l'ottimo lavoro del Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, che, con il Capo Dipartimento Sport, Flavio Siniscalchi, ci ha dato questa opportunità. Un ringraziamento anche all’Amministratore Delegato di Sport e Salute, Diego Nepi Molineris, che ha accolto questa nostra volontà e ha supportato l’avvio di questi importanti progetti".
"Questo avviato con Regione Lombardia è un modello di collaborazione che può essere replicabile anche perchè l'effetto moltiplicatore dello sport non potrà mai esaurirsi" ha evidenziato l'Amministratore Delegato di Sport e Salute, Diego Nepi Molineris. "Noi - ha aggiunto - abbiamo messo al bando la parola “alibi”. Quando si parla ad esempio dello sport a scuola, da anni ci si trincera dietro l’alibi “la scuola non vuole lo sport”. Noi ora vogliamo chiederci cosa fa e cosa dovrà fare lo sport per la scuola Non si può solo progettare e poi aspettare la burocrazia. Gli investimenti, come ad esempio quelli per le palestre scolastiche, devono partire dalla conoscenza del mondo dei giovani, perché devono essere luoghi per loro, adatti a loro e pensati per loro. Sarebbe come fare un cinema oggi con la tecnologia degli anni 80. I ragazzi nelle scuole hanno bisogno di divertirsi e stare insieme in un contesto a loro congeniale, che comprenda i loro bisogni e le loro attese, e dove capire quali sono le basi di un'attività motoria che li seguirà in futuro. Noi lavoriamo per conoscere sempre meglio il mondo dei giovani e dei nuovi sport. Ci sono miliardi di discipline che stanno crescendo e che rappresentano i bisogni dei ragazzi di oggi. Il nostro mondo sportivo è a 360° e fare scouting ci permetterà di dare ai ragazzi dei prodotti che siano utilizzati. Le vere medaglie, per noi, sono vedere aumentare il numero di bambini e ragazzi che fanno sport".
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