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Atmosfera da maestri, Sport e Salute in campo per l’organizzazione dello spettacolo delle Finals di Torino

Il dritto, il passante, il rovescio. È il gesto tecnico il protagonista assoluto, insieme agli 8 campioni, delle NITTO Atp Finals di Torino che fino al 19 novembre fanno del capoluogo piemontese l’ombelico del tennis internazionale. Gli occhi del mondo sono tutti concentrati sul Pala Alpitour, il palazzetto indoor più grande d’Italia.

Un  contenuto sportivo così eccellente ha bisogno di un contenitore all’altezza. A garantirlo è Sport e Salute, la società in house del Mef che tra le sue direttrici principali ha la promozione dello sport di base e i corretti di stili di vita, ha da sempre però anche l’esperienza e l’entusiasmo necessario per la gestione dei grandi eventi. Un lavoro di squadra fatto a braccetto con Atp e Fitp. L’obiettivo è quello di sempre: stare al fianco delle federazioni nello sviluppo e nella crescita, agendo, dunque, come un’agenzia di servizi. Da Roma a Torino, dal Foro Italico al PalaAlpitour, dagli Internazionali BNL d’Italia alle Nitto Atp Finals, il rapporto con la Federazione Italiana Tennis e Padel è sempre più simbiotico. Le luci, il suono, i video e poi ancora l’accoglienza per ospiti e tifosi. Un lavoro iniziato nel 2021 e che di anno in anno cambia e si migliora.

La sfida principale rispetto agli Internazionali d’Italia di Roma è quella di concentrare tutto su un solo campo di gioco, per di più indoor. Ecco allora che tutta la parte di show production diventa fondamentale per la riuscita dell’evento. La luce è l’elemento essenziale: ecco perché sono stati montati quasi mille proiettori (600 motorizzati e 250 convenzionali) gestiti grazie al supporto di 4 consolle digitali di ultima generazione.

Nulla è lasciato al caso, nemmeno i colori. Il blu e tutte le sue sfumature (dal celeste marino al blu notte) guidano i giochi di luce.

Necessario e determinante anche l’audio per rendere l’evento sportivo in uno show sensazionale: oltre 200 diffusori per una potenza di 70 mila watt riempiono il Palazzetto di suoni, musiche e parole. E poi le immagini proiettate su 1000 mq di led di ultima generazione. Per i collegamenti sono stati stesi oltre 100 km di cavi. Ogni settore luci, audio e video ha tre linee di alimentazione separata, e ogni linea un doppio generatore. Una scelta che permette allo spettacolo di andare avanti senza problemi anche in caso di blackout. E poi violini, ballerini e coreografie colmano i vuoti tra una partita e l’altra e tra una presentazione di un giocatore e un’altra. Il compito di coordinare la playlist spetta anche quest'anno al bergamasco Max Benzoni, che da una ventina d'anni si è specializzato nell'animare eventi sportivi, dal Giro d'Italia fino alle Next Gen di Milano. Un’ esperienza sensoriale immersiva che proietta lo spettatore in un’altra dimensione. Lo rende parte stessa dell’evento.

Il gesto. Non solo quello tecnico ma anche quello artistico perché l’arte accompagna anche le Nitto Atp Finals. Così come accade durante gli Internazionali di Roma, anche a Torino è stato riproposto LEA-Lead Exclusive Area, il format di hospitality ideato per accogliere gli ospiti istituzionali delle Nitto ATP Finals di Torino presso il “Teatro dei Ragazzi e dei Giovani”, struttura nata come cabina elettrica negli anni’30 e oggi centro di produzione teatrale che, per l’occasione, ospita la mostra di arte e design. 

All’interno e all’esterno delle sale sono presentate opere uniche, fotografie, installazioni ambientali e luminose in relazione alle linee della struttura architettonica, per indagare alcuni aspetti evolutivi dell’individuo in grado di raccontare il cambiamento del tempo in relazione allo spazio, attraverso un’ampia lettura del presente che ci circonda.

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