Prevenzione, contrasto e formazione. Sono queste le tre chiavi della strategia difensiva contro gli attacchi informatici sottolineati oggi nel corso del convegno dal titolo "Cybersecurity nel mondo dello sport" svoltosi al salone d'onore Coni di Roma.
L'appuntamento è stato promosso da Sport e Salute, Coni e Fondazione ICSA ed ha visto la partecipazione di diverse autorità e personalità dell'ambito della sicurezza sul web e dello sport. Tra queste anche l'ex Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta.
“Come Sport e Salute siamo orgogliosi di essere protagonisti di questo convegno su un tema di così stretta attualità - ha detto il Presidente di Sport e Salute, Marco Mezzaroma -. Come sistema sportivo, anche in virtù della nascita del Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche, gestiamo ormai una mole di dati assai rilevante e che coinvolge oltre il 9% della popolazione italiana. Alcuni di questi dati sono di assoluta sensibilità. Ecco perché ci stiamo attivando come Società su diversi fronti: da una parte siamo in procinto di siglare un protocollo con la Polizia Postale dall’altra stiamo attivando un’attività di formazione sul tema rivolto agli organismi sportivi. Serve non pensare solo alla tutela della privacy sul dato, quanto alla tutela del dato e dei sistemi”.
"Quello della cyber security - ha invece sostenuto nel suo intervento il Presidente del CONI, Giovanni Malagò - è un tema importante e interessante, anche per il mondo dello sport. Basti pensare che nelle ultime due edizioni dei Giochi Olimpici, quelle “sui generis” di Tokyo e Pechino, sono stati registrati in media 700 attacchi al secondo, 815 al secondo solamente in Giappone, con una risposta di 7 miliardi di controazioni difensive per impedire che questo creasse problemi al sistema”.
Dopo i saluti introduttivi, si è passati agli interventi che hanno evidenziato i rischi e, quindi, l'importanza di una nuova sensibilità rispetto al tema della cybersicurezza. Particolarmente chiare le parole di Nunzia Ciardi, Vice-Direttore Generale dell'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale. "Il mondo dello sport in generale, e i grandi eventi in particolare, muovono ingenti risorse. Questo alletta la cyber criminalità che è sempre più agguerrita ed aggressiva. Le società sportive - ha detto - detengono una straordinaria mole di dati di grandissimo valore e il frazionamento estremo di questi dati costituisce una debolezza sistemica. Va rivalutato il tema della protezione delle infrastrutture informatiche perché la cyber sicurezza costa. E se le grandi società hanno fondi, e possono “scegliere” se investire o meno, le medie e soprattutto le piccole ne hanno molti di meno pur gestendo dati non meno sensibili. Inoltre - ha detto - c’è un guadagno diretto quello che si ottiene attraverso i ransomware, la cifratura di dati che precede la richiesta di riscatti in criptovalute: nel 2023 i riscatti riscossi nel mondo per la prima volta hanno superato il miliardo di dollari, ed è solo la punta dell'iceberg visto che sono tantissime le aziende che pagano e non lo dicono per evitare il danno di immagine. E c'è il danno delle informazioni "spiate": il tempo medio prima di essere scoperti è di cento giorni, periodo in cui gli hacker restano all'interno del sistema e rubano dati sensibili poi dirottati sul darkweb per i motivi più diversi".
Per Ivano Gabrielli, Direttore della Polizia Postale e delle Comunicazioni "i grandi eventi sportivi oltre al carattere geopolitico hanno una dimensione cibernetica sempre piu' importante. Ecco perché - ha sottolineato - diventa fondamentale la tutela delle strutture informatiche di appuntamenti come i Giochi di Parigi o i Giochi di Milano-Cortina: gli accrediti, gli ingressi, la comunicazione, tutto viene gestito digitalmente, ed è straordinaria la mole di dati di atleti e spettatori potenziale bersaglio di attacchi ed esfiltrazioni. Soltanto dopo l'invasione russa dell'Ucraina, i cyber attacchi sono cresciuti del 120%. Ecco perché è un tema centrale, estremamente delicato di cui anche il mondo dello sport, che muove capitali e produce pil e immagine dei singoli Paesi, deve assumere sempre maggiore consapevolezza, investendo in formazione e strutture".
"Insieme ad ICSA la Scuola dello Sport di Sport e Salute organizzera' un corso di formazione per sensibilizzare ed informare il mondo dello Sport sui temi della cyber security a tutela delle strutture, delle attivita' degli organismi sportivi e delle responsabilita' che ne derivano" ha rimarcato, infine, Rossana Ciuffetti direttrice dell’Area Sport Impact di Sport e Salute.
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